Questa sera a Gorno è in programma l’assemblea pubblica organizzata dall’amministrazione comunale con la quale tracciare i possibili scenari di sviluppo socio economico del paese in relazione anche al possibile avvio dell’attività mineraria (lo ricordiamo l’appuntamento si terrà presso l’Aula Magna del polo scolastico dalle ore 20,45). Nel frattempo il gruppo consigliare di minoranza si muove per chiedere informazioni, tutela del territorio, garanzie per l’occupazione e anche un ritorno economico per il comune.
«Sentendo da tempo parlare dell’arrivo degli australiani – afferma il consigliere di minoranza Fabrizio Scolari – vogliamo capire qualcosa su quello che succederà. Siamo favorevoli alle occasioni di occupazione, ma vogliamo capire anche le implicazioni per il territorio». «Siamo sempre stati interessati allo sviluppo delle miniere – spiega Giampiero Calegari, ex primo cittadino e attuale capogruppo di minoranza della lista “Rinnovamento per Gorno” -: qualche anno fa siamo riusciti a ottenere il riconoscimento dell’ecomuseo con il quale abbiamo ottenuto per il territorio finanziamenti a fondo perduto, abbiamo avviato il consorzio minerario con il quale siamo riusciti ad avere una maggiore considerazione in Regione e ora vediamo che c’è questo nuovo soggetto che si affaccia sul territorio e per questo siamo curiosi di vedere come vanno le cose. Siamo tuttavia vigili su tre aspetti: per prima cosa deve esserci la salvaguardia dell’ambiente, riteniamo molto positivo il fatto che possano esserci posti di lavoro per la nostra gente e in terzo luogo pensiamo che debba esserci un riscontro di tipo economico. Già la società australiana ha stipulato un contratto con la “Berghem mine” secondo il quale la società australiana cederà l’1% dell’utile a questa società. Se dovessimo riuscire anche noi a stipulare un contratto di questo tipo (relativo ad almeno l’1% dell’utile) magari potremmo riuscire ad abbassare (o annullare) le tasse ai nostri cittadini, oppure riuscire a realizzare opere importanti».
