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Caserma dei carabinieri, «ma la sicurezza non spetta allo Stato?»

Sede Comunità montana Clusone

S’innesca il dibattito sulla futura destinazione della caserma dei carabinieri di Clusone. Il sindaco della cittadina, Paolo Olini, nelle scorse settimane ha inviato una lettera a tutti i colleghi del territorio per chiedere il loro parere rispetto alla possibilità di utilizzare l’attuale sede della Comunità montana Valle Seriana. Tra chi non ha ancora firmato c’è la prima cittadina di Gandellino Flora Fiorina, che oltre ad alcune questioni pratiche ne solleva anche una di ordine più generale: «La sicurezza è compito dello Stato o degli enti locali?».

«In risposta al sollecito che mi aveva mandato il sindaco Olini riguardo all’adesione alla proposta di cedere i locali della Comunità montana per la caserma dei carabinieri, ho scritto una mail in cui ho posto i quesiti che già gli avevo manifestato a voce – spiega Fiorina –. Anzitutto, mi chiedo: dove verrà spostata la sede della Comunità montana? Non ritengo giusto, ad esempio, che venga spostata in bassa Valle, perché la vera montagna non è a Ranica o Villa di Serio, ma da Ponte Nossa in su».

Inoltre, la prima cittadina di Gandellino mette sul tavolo anche un’altra questione: «Se lo spostamento dovesse avere dei costi, questi incideranno sui Comuni? Non avendo altri locali, bisognerà ricorrere a una struttura che non sarà proprietà della Comunità montana. Quindi, mi chiedo: inciderà questo come costo sui Comuni?». Altro problema è quello di un eventuale affitto: «Da chi verrà incamerato? Chi fisserà la percentuale del costo?».

Flora Fiorina, infine, tocca anche un altro aspetto: «La sicurezza non è compito degli enti locali, ma dello Stato. Poiché non ritengo che chi abita in Alta Val Seriana valga meno rispetto a chi è residente in altre regioni italiane, credo sia giusto e doveroso da parte dello Stato garantire la sicurezza, e quindi trovare eventualmente i locali, anche ai nostri cittadini, considerando che già la provincia di Bergamo è sotto organico per quanto riguarda le forze di polizia rispetto ad altre realtà che ne hanno quasi il doppio».

«Ho chiesto al sindaco Olini di rispondere a queste domande – prosegue la prima cittadina di Gandellino –. Quando avrò le risposte le porterò in Consiglio comunale e mi atterrò strettamente alle decisioni del Consiglio, come faccio sempre in circostanze nelle quali mi viene richiesto un parere, che non deve essere il mio personale, ma dell’Amministrazione».

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