Bolle d’aria che affiorano sul pelo dell’acqua: è quanto anticipa la riemersione dei subacquei dalle torbide e fredde acque della miniera di Costa Jels a Gorno, dove questa mattina si è tenuta una maxi esercitazione della protezione civile della Croce Rossa Italiana, la prima simulazione in provincia di Bergamo di una maxi emergenza su uno scenario di questo tipo e probabilmente una delle poche mai organizzate nel nostro Paese.

Gruppi della Croce Rossa Italiana provenienti da tutto il Bergamasco, per un totale di un centinaio di persone, si sono concentrati sin dalle prime ore del mattino nel paese della valle del Riso; nel parcheggio fuori dalla nuova sede della Delegazione dell’Alta Valle Seriana non è passata sicuramente inosservata ai residenti la lunga e insolita fila di mezzi da soccorso.

Intorno alle 8 la riunione operativa di presentazione. Insieme ai volontari del mondo dell’emergenza urgenza sono state coinvolte anche le guide dell’Ecomuseo delle Miniere di Gorno, a cui è stato affidato il compito di accompagnare gli equipaggi nel sottosuolo dell’ex miniera oggi adibita alle visite didattiche e turistiche.


Fuori dall’edificio delle vecchie scuole è stata montata una tenda pneumatica per i feriti, mentre in municipio è stato dislocato il Coc (Centro operativo comunale). Nel palazzo comunale, dove ha operato anche il sindaco Valter Quistini, autorità locale in termini di sicurezza e protezione civile, le operazioni sono state dirette via radio.
Al sito dismesso di Costa Jels via via sono stati inviati i mezzi da soccorso. Dopo una prima selezione delle priorità sui numerosi feriti presenti, le persone coinvolte nell’emergenza sono state portate in barella sino alle ambulanze all’imbocco. Una simulazione non facile per via degli spazi bassi, stretti e poco illuminati.

I subacquei della Croce Rossa Italiana si sono immersi nelle gelide e torbide acque della miniera, completando in questo modo tutti gli interventi di salvataggio e ricerca di eventuali dispersi.

Spettatore dell’inaspettato trambusto il manichino del percorso didattico che rappresenta Charlie, il minatore salvato da un palombaro che emerse (come i sub di questa mattina) dalle acque di una miniera in cui rimase intrappolato, vicenda realmente accaduta nel 1907 in Australia, Paese in cui Modesto Varischetti (questo il vero nome di Charlie) emigrò in cerca di lavoro.
L’esercitazione è stata seguita dalle nostre telecamere, il servizio verrà trasmesso domani (lunedì 19 ottobre) al telegiornale di Antenna2.