Potremmo definirlo un festival «di periferia», ma non per questo meno importante di quelli ospitati dalle grandi città. Perché «PresenteProssimo», malgrado si svolga in provincia, resta uno degli appuntamenti principali della narrativa italiana. Iniziato a Treviglio domenica, il festival approda in questi giorni nei comuni della Val Seriana.
«Quest’anno proponiamo due rassegne parallele – spiega lo scrittore Raul Montanari, direttore artistico di «PresenteProssimo» –. Anzitutto, la consueta rassegna di narratori, con 16 incontri. Ci sarà però anche una rassegna curata da Fabio Cleto, docente dell’Università di Bergamo, intitolata “Alfabeto del presente”, in cui verranno proposti una serie di incontri centrati ciascuno su una parola, un concetto, importante per il nostro presente: da guerra a famiglia, democrazia, donna, meraviglia».

Il primo incontro di «Alfabeto del presente» sarà giovedì 8 ottobre, al Centro culturale «Gritti» di Ranica, con Fabio Cleto che tratterà del tema «Presente». Si continua fino a dicembre, per un totale di 10 appuntamenti in altrettanti paesi che già aderiscono al Festival. Con «PresenteProssimo» invece, da ottobre a gennaio, saranno accolti 16 narratori in 15 comuni della Val Seriana e della Bassa bergamasca.
Spiega ancora Raul Montanari. «Continuiamo la politica, chiamiamola così, di alternare nel menù nomi molto famosi, veri beniamini del pubblico (Valerio Varesi e Antonio Manzini, autori di noir molto conosciuti, Fabio Geda, Paola Mastrocola, Chiara Gamberale, che verrà a trovarci a febbraio) ad altri nomi forse più di nicchia, che tuttavia consideriamo importanti dal punto di vista della qualità letteraria. A cominciare dall’incontro che ci sarà sabato prossimo alle 18 a Pradalunga con Marco Peano, esordiente che ha scritto un romanzo straordinariamente bello».
Il festival presenta un quadro molto vivace della narrativa italiana, eppure si dice che gli italiani leggano poco e meno. Commenta Montanari: «Che gli italiani leggono poco e leggono meno è drammaticamente vero. Nel senso che noi siamo davvero in una fase terribile di contrazione del mercato di libri in Italia. È però altrettanto vero che la narrativa italiana è da diversi anni in un ottimo momento, gode di ottima salute. In particolare, quello che cerchiamo di testimoniare nel festival è l’estrema varietà della proposta che gli autori italiani fanno a chi li vuole leggere. Difatti, nel festival troviamo per esempio due narratori completamente agli antipodi come Silvia Zucca, che ha scritto un romanzo, diciamo di quelli “per signore”, “Guida astrologica per cuori infranti”, che ha avuto un grandissimo successo, è stato venduto in 20 paesi all’estero e già opzionato per un film, e Antonio Scurati, che ha una concezione molto più severa e più solenne, si potrebbe dire, della missione dello scrittore».
Sarà possibile incontrarli a pochi passi da casa. Insieme a loro, tanti altri nomi della letteratura italiana. Per scoprire scrittori e appuntamenti si può consultare il sito internet del festival.