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Oneta, sessantenne nei guai per bracconaggio

Un uomo sulla sessantina della Valle del Riso senza licenza di caccia è nei guai per alcuni atti di bracconaggio. Una pattuglia del Nucleo Ittico Venatorio della polizia provinciale ha individuato nei giorni scorsi nel comune di Oneta, in località “Plaza”, un impianto di cattura costituito da sei reti verticali a tremaglio per l’uccellagione per un’estensione complessiva di circa 60 metri.

Il ritrovamento è avvenuto nelle immediate vicinanze di una baita di montagna presso la quale sono state scoperte alcune gabbie-trappola per la cattura di uccelli con richiami vivi, in particolare alcuni esemplari di Cincia Mora, una specie protetta. Nei dintorni anche innumerevoli gabbie contenenti avifauna migratoria appartenente a specie protette.

Il sessantenne identificato dagli agenti del corpo di polizia provinciale è stato fermato proprio mentre completava l’ispezione dell’impianto di cattura e estraeva gli esemplari appena catturati dalle reti. L’uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria per i reati di uccellagione, uso di mezzi vietati di cattura, detenzione e cattura di specie particolarmente protette e non cacciabili.

75 esemplari di avifauna migratoria di specie protette (Pettirosso, Lucherino, Cincia Mora, Fringuello, Passera Scopaiola, Ciuffolotto, Cardellino, Cinciallegra, Nocciolaia e persino un esemplare di Picchio Rosso Maggiore) sono state rinvenute in altre gabbie.

L’avifauna viva sequestrata è stata conferita al Centro di recupero fauna selvatica di Valpredina (Cenate Sopra) per la riabilitazione e la successiva liberazione.

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