Debutto discografico per questa giovanissima band proveniente da Nashville, Tennessee, formata nel 2014 dall’incontro dei fratelli Benny ( voce, chitarra e armonica ) e Dixie ( batteria ) Carl con il chitarrista Ricky Dover Jr. e il bassista Drew Uldrich. Nashville è famosa in tutto il mondo per essere la capitale della musica country, ma nel caso dei The Tip è il rock’n’roll è farla da padrone, in un sound che mischia influenze alla Aerosmith/Kiss con l’attitudine sleaze della scena del Sunset, ricordando a tratti gruppi come Salty Dog, Tora Tora e Johnny Law, che come i The Tip amavano inserire molto blues nelle proprie composizioni.
“Welcome The Night” ci introduce nel mondo dei The Tip, con un pezzo maleducato, sboccato e con una carica glam anni ’70 che da tempo non mi capitava di sentire in in gruppo della nuova generazione e basta dare un’occhiata al video girato per capire che l’attitudine non manca certo ai quattro di Nashville. “All I Need” è un furioso rock’n’roll con l’armonica di Benny Carl che duella con la chitarra di Dover ricordando non poco gli Aerosmith più viziosi, grazie anche all’uso copioso della slide. Si continua ad altissimo voltaggio con “Outta Control” e “Ride Tonight” tra Buckcherry e Sunset Strip anni ’80, scena che ritorna prepotentemente anche in “Favorite Sin” dove è il fantasma dei migliori Faster Pussycat a manifestarsi. Impossibile non abbozzare un sorriso ascoltando “Don’t Want It”, perchè lo spirito dei Guns ‘N Roses degli esordi aleggia su una canzone perfetta con la coppia Benny Carl/Dover arrogante come solo gli americani sanno essere suonando il rock’n’roll. “Rock’n’Roll Man” è una vera e propria celebrazione del rock’n’roll, un pezzo clamoroso per quanta energia riesce a sprigionare e con un’accelerazione nella parte centrale che rende omaggio ai Ramones , quattro minuti che ci consegnano una band pronta a raccogliere grandi soddisfazioni tra gli amanti del rock più vero e sanguigno. Menzione a parte merita “Love Me Er’y Woman”, un blues sofferto che ci porta direttamente sulle rive del Tennessee e in cui è importante il contributo dell’ospite Tim Boucher all’hammond, che insieme all’armonica di Benny Carl disegnano affreschi degni dei Cinderella del capolavoro “Heartbreak Station”.
Da oggi Nashville non è solo la capitale della country music, è anche la città che ha dato i natali ad una delle rock’n’roll band più interessanti del panorama musicale contemporaneo.