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Montagna, fondi dalla Regione, ma con i voti delle minoranze

Consiglio regionale Lombardia

Approvato ieri sera in Regione il bilancio di previsione per il 2016. Secondo il consigliere regionale del Partito Democratico Jacopo Scandella rispetto ai nostri territori montani c’è insoddisfazione. 

«Pensavo di trovare nella Lega Nord – spiega Scandella – il principale alleato sui temi della montagna, un po’ perché il Carroccio ha sempre preso tanti voti su questi territori e un po’ perché non sempre nel Partito Democratico era facile portare avanti le istanze e le idee dei territori di periferia. A livello nazionale c’è invece un’inversione di tendenza. È stato rifinanziato con 15 milioni di euro il fondo per la montagna che il Governo del 2009 di Berlusconi con la Lega Nord aveva tagliato. Certo la cifra non è altissima, ma è un’inversione di tendenza. Con 150 milioni di euro sono state finanziate le aree interne che secondo alcuni parametri sono periferiche e ultra periferiche. Un potenziamento di questo fondo con 150 milioni di euro si traduce con un po’ di risorse per la montagna. L’unico emendamento che siamo riusciti ad approvare per la montagna è di 500.000 euro per il fondo ordinario delle comunità montane. I 35 voti favorevoli sono arrivati per la maggior parte dalla minoranza (ben 27). Troviamo difficoltà anche nel fare capire il tema forte dei canoni regionali del demanio idrico, risorse che dalle centrali arrivano alla Regione. Ebbene questi fondi per il territorio di Sondrio sono stati destinati al 100% alla Provincia, mentre per gli altri territori questo non accade, creando inevitabilmente una montagna di serie A e una di serie C».

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