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Rimborsi depurazione, a Valbondione si muove la minoranza

Valbondione comune

In attesa che arrivi Uniacque, a Valbondione il gruppo di minoranza consiliare solleva la questione dei rimborsi per la quota di depurazione nelle bollette dell’acqua. Una sentenza della Corte costituzionale ha infatti stabilito che questa parte di tariffa non è dovuta se gli utenti sono allacciati a reti fognarie prive di collegamento agli impianti di depurazione. Di conseguenza, si può chiedere la restituzione delle somme già versate.

«A maggio dello scorso anno – spiega la capogruppo di minoranza Romina Riccardi –abbiamo presentato in Consiglio comunale una mozione per mettere al voto la proposta di rimborso della quota di depurazione. Chiaramente abbiamo votato a favore, ma la maggioranza si è astenuta spiegandoci che doveva capire come muoversi. Sei mesi dopo, in autunno, il mio gruppo ha presentato un’interpellanza nella quale chiedeva all’amministrazione quale decisione avesse preso al riguardo. Ma la risposta ad oggi non ci è ancora pervenuta».

Nel frattempo, però, sul bancone del municipio sono comparsi i moduli per la richiesta di rimborso. «Il punto è che la cosa non è stata resa pubblica, ma si è saputa tra la gente grazie al passaparola – prosegue Riccardi –. Sui moduli, inoltre, non è chiara la data di scadenza entro la quale presentare la domanda, non sono elencate le annualità per le quali chiedere il rimborso, non è precisato chi siano i potenziali utenti che ne hanno diritto».

«Come avevamo auspicato in Consiglio comunale, rinnoviamo l’intento di agevolare la popolazione – aggiunge la capogruppo di minoranza –. Così come i bollettini delle tasse vengono mandati ai cittadini, la stessa cosa dovrebbe avvenire per gli importi a credito. Sempre fermamente convinti che sia l’amministrazione a servizio del cittadino e non il contrario, invitiamo la maggioranza ad attivarsi per proporre il rimborso in maniera automatica. Infatti i comuni sono titolari di funzioni proprie secondo le quali possono emanare disposizioni ad hoc. Consiglio di andare a vedere cosa ha fatto il Comune di Serina in tal senso».

Romina Riccardi assicura che sarà la minoranza ad attivarsi, nel caso ce ne fosse bisogno: «Qualora il Comune non intervenisse in favore dei cittadini, io e il mio gruppo ci rendiamo disponibili ad aiutare nella compilazione di questi moduli, soprattutto gli anziani o chi si trova in difficoltà».

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