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La proposta di legge: eliminare i comuni sotto i 5000 abitanti

C’è anche l’onorevole bergamasco del Partito Democratico Giuseppe Guerini tra la ventina di firmatari della proposta di legge che potrebbe eliminare i comuni sotto i 5000 abitanti.

«Il documento – spiega Guerini – in realtà è stato depositato a novembre e si inquadra in una serie di norme che negli ultimi anni hanno cercato di incentivare le fusioni. Vorrei subito sgomberare il campo da una qualche presa di posizione che ho letto in questi giorni. Tutti noi veniamo da un’esperienza amministrativa e tutti i venti deputati che hanno firmato conoscono perfettamente il contesto delle amministrazioni locali. Nessuno di noi vuole agire dall’alto senza ascoltare gli enti locali nella definizione della loro organizzazione. Da dieci anni si sta cercando di incentivare in ogni modo le fusioni dei comuni con risultati altalenanti, per non dire scadenti. La proposta fatta a novembre è anche un tentativo che mira a mettere al centro del dibattito un ulteriore incentivo per le fusioni. Nessuno vuole tirare una riga del tipo con 5000 abitanti continui a operare, se ne hai 4999 scompari. Ci sarà comunque una verifica sul territorio. A ottobre, anche se non c’è per ora una certezza assoluta, ci sarà un referendum che ridisegnerà il nostro Paese con l’eliminazione delle province. Si libereranno una serie di funzioni che erano di questi enti sovracomunali e saranno ridistribuite a enti come i comuni. Per questo cerchiamo di fare in modo che vi sia un protagonismo dal basso e che con una presa di conoscenza definitiva e grande onestà si dica: “ok, adesso è arrivato il momento di accorpare enti vicini”».

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