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AFFAIRE – At First Sight

Dal Portogallo arriva il debutto degli Affaire, giovane quartetto di rockers innamorati della scena del Sunset Strip dei tempi che furono. Dopo un singolo pubblicato in vinile nel 2011 adesso ecco l’album che viene stampato dalla Demon Doll, etichetta americana che si prodiga per tenere in vita lo sleaze/glam con la pubblicazione di vecchie cose mai uscite ma anche di dare fiducia a nuove leve come appunto gli Affaire. Sono 10 le canzoni che compongono “At First Sight” e che candidano la band portoghese come una sorprese di questo fine 2015 – inizio 2016.

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Durante l’ascolto del disco emergono abbastanza chiaramente due diverse “anime” all’interno degli Affaire, una più decisamente glam/sleaze come nelle due canzoni d’apertura “Devils Cross” e “Thug In Law” e una che strizza l’occhio ad un certo class metal sempre di quegli anni ( “Running in Quicksand” deve molto ai Ratt ). “Cash 4 Flesh” risente dell’influenza dei Vain, a questo proposito giova ricordare che ii cd è stato masterizzato proprio negli studi di proprietà di Davy Vain a San Rafael, California. Uno dei pezzi migloiri è sicuramente “Seven Hounds, One Bone (Midnight Hunger)”, che comincia come una ballad per poi diventare un trascinante rock’n’roll in cui il chitarrista Rick Rivotti piazza un assolo degno di nota. La ballata però non può mancare, “No Room For Romance” a conti fatti risulta essere abbastanza anonima, decisamente meglio “Busted” e “Roadkill”, intrise di classico sleaze d’oltreoceano. Di nuovo i Ratt fanno capolino in “Secret Lives” e “N.S.T.M.B.” che chiudono un esordio promettente da parte del quartetto lusitano. Si può e si deve crescere ma per il momento questo “At First Sight” è decisamente un buon biglietto da visita.

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