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Da Parre al mondo: Scame alla conquista del settore del materiale elettrico

Scame Parre S.p.A è una delle più importanti aziende nel settore della produzione di materiale elettrico non solo a livello locale ma anche internazionale. Fondata nel 1963 da Giovanni Scainelli, la società produce oltre 10.000 componenti e sistemi sia per uso industriale sia civile e vanta oggi di circa 800 collaboratori e 18 società affiliate. Esporta inoltre i suoi prodotti in oltre 80 paesi. Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Stefano Scainelli, amministratore delegato di Scame, per porgli alcune domande.

Stefano Scainelli Scame
Stefano Scainelli

Per iniziare, ci potrebbe parlare di come si è sviluppata nel tempo la sua Azienda?

Scame ha mosso i suoi primi passi producendo chiodini isolati per il fissaggio di piattine a muro per poi cominciare a produrre anche connettori e avvolgicavo. A metà degli anni Settanta, adeguandoci a una nuova normativa europea, abbiamo ampliato il settore dei connettori industriali aumentando la gamma dei prodotti con adattatori.

A oggi, qual è il bilancio sociale dell’Azienda sul territorio?

Tutti i dipendenti della Scame Parre S.p.A. provengono da Bergamo e provincia e il 50/70% abita entro un raggio di 6 km dalla sede.

Quali sono i prodotti più venduti della vostra Azienda?

Oggi Scame produce e commercia per lo più prodotti appartenenti ai settori del materiale elettrico a bassa tensione e delle applicazioni industriali.

Che impatto ha avuto la recente crisi economica sulle vendite?

Durante e dopo la crisi economica abbiamo avuto un calo delle vendite corrispondente a circa il 30% che, dopo il picco negativo nel 2013, sembra si stia affievolendo. Possiamo dunque affermare che stiamo tornando a regime.

E per quanto riguarda i posti di lavoro? Che impatto ha avuto la crisi economica?

Durante la crisi non abbiamo dovuto ricorrere ad alcun licenziamento, ma siamo intervenuti mettendo alcuni lavoratori dei reparti produttivi in cassa integrazione per un giorno alla settimana. Tuttavia, da circa 8 mesi, questa misura è stata interrotta.

Secondo voi, il fenomeno della delocalizzazione è rimasto conveniente vista la crisi?

Nel 1996 abbiamo operato le prime delocalizzazioni aprendo nuove filiali nei Paesi dell’Europa dell’est. Il fenomeno ha l’obiettivo di valorizzare le sedi principali e non di portare a una riduzione dei posti di lavoro in Italia.

Visitando il vostro sito internet abbiamo appreso che state investendo nel campo delle auto elettriche: credete in una risposta positiva?

Scame non si occupa dell’effettiva produzione di automobili, ma solamente di sistemi e connettori utilizzati nei loro circuiti di ricarica. Purtroppo in Italia questo settore è ancora poco sviluppato in quanto si ritiene che non ci siano sufficienti incentivi del governo.

In futuro, verso quale direzione pensa che si svilupperà il mercato?

Il mercato si sta spostando verso l’alta tecnologia delegando così la fabbricazione di prodotti di massa e commodity alla manodopera cinese dal momento che in Italia questa operazione richiederebbe sistemi di automazione molto tecnologici.

Questo è un articolo realizzato attraverso il progetto «Saranno reporter» attivato con l’Istituto d’Istruzione Superiore Statale «Andrea Fantoni» di Clusone. Chi scrive è un ragazzo o una ragazza di quarta liceo che sta muovendo i primi passi nel mondo del giornalismo.

 

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