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Vertova, i nativi digitali e i pericoli del web

Li chiamano nativi digitali. Sono i ragazzi cresciuti tra computer, internet, smartphone, tablet. Quelli che nemmeno si son posti il problema di imparare, perché dentro alla tecnologia sono in qualche modo venuti al mondo. Tale è la confidenza, però, che spesso nemmeno si accorgono dei pericoli nascosti dentro la rete. Per questo, soprattutto tra i genitori, sta crescendo la consapevolezza che bisogna aiutarli a capire e a difendersi. Una valido aiuto può venire da una serata come quella in programma venerdì (11 marzo) alla Fondazione «Cardinal Gusmini» di Vertova.

Certo, è in qualche modo paradossale che un simile incontro sia organizzato in una struttura dove protagonisti sono perlopiù gli anziani. «La Fondazione è sempre aperta al territorio e ha ottimi rapporti con le istituzioni locali, come scuole e associazioni», sottolinea il presidente Stefano Testa. Così, è venuto spontaneo organizzare una serata  sui rischi del web in collaborazione con la scuola «Sant’Angela Merici» di Fiorano. «Perché ad oggi i nostri ragazzi sono i principali utenti del mondo social e fruitori della rete – prosegue Testa –. Spesso capita, anche a me con i miei figli, che siano molto più svelti loro nell’apprendere l’utilizzo di queste nuove tecnologie. Da questo punto di vista, quindi, ho ritenuto opportuno rendere disponibile una serata aperta a tutti, con uno dei massimi esperti di crime-web in Italia».

Nella sala polivalente della fondazione, interverrà infatti il tenente colonnello Mario Leone Piccinni, comandante del Nucleo di polizia tributaria di Lecco e docente all’Accademia della Guardia di finanza di Bergamo. La serata sarà moderata dal giornalista Ettore Ongis, direttore del quotidiano online BergamoPost. L’incontro, inoltre, è patrocinato dal Comune di Vertova e dall’Atalanta. «La serata – conclude Stefano Testa – avrà un taglio adatto sia ai più giovani che agli adulti e sarà di particolare interesse per i genitori che si trovano a crescere figli nati nell’attuale era digitale».

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