«Non ne posso più»: sono le parole della prima cittadina di Villa d’Ogna stanca dell’inciviltà. Di fronte all’ennesimo episodio, una scritta tracciata sul muro esterno del cimitero che si affaccia sul parco di Ogna, ci ha mandato il suo sfogo.
«Carissimo G., sono molto felice che tu sia innamorato “Pazzo” di lei che “più ti sorride e più tu ti innamori”. Ridono un po’ meno i cittadini di Villa d’Ogna che, dopo aver letto la tua dichiarazione d’amore (copiata), devono mettere mano al portafoglio per pagare qualcuno che cancelli tutte le scritte che compaiono un giorno sì e l’altro ancora sui muri del paese. Tra questi anche la tua. Noi adulti continuiamo a dire che i giovani non sono più romantici. Ma come? Ecco qui una dichiarazione d’amore di quelle che tutte le ragazze vorrebbero ricevere. E poi si continua a ribadire che i giovani utilizzano solo e soltanto i social per comunicare tra di loro e per mandarsi messaggi d’amore in codice! Guardate questa immagine e capirete che il vecchio modo di imbrattare i muri con scritte più o meno romantiche va ancora di moda. Altro che social!!!!!! Resta sempre e comunque la maleducazione e i gesti incivili di tanti, troppi cittadini, giovani e adulti, che si sentono autorizzati a sporcare, imbrattare muri, buttare mozziconi e pacchetti di sigarette, gettare bottiglie vuote, abbandonare rifiuti di ogni genere vicino alle campane della raccolta vetro, utilizzare i cestini stradali come fossero la pattumiera di casa, scrivere sui muri il loro malcontento perché sono dei “codardi” e altro ancora, senza interrogarsi su chi poi pulirà i loro misfatti con costi a carico della collettività. Continuando così non potremo che piangere in futuro per il mondo sporco che lasceremo ai nostri figli, nipoti e alle generazioni future che passeggeranno su Marte ma lasceranno sempre impronte incivili su questa nostra Terra maltrattata. Ora bisogna organizzare la squadra che deve fare pulizia al “gesto maleducato del nostro sig. G”. I cittadini “civili” di Villa d’Ogna ringraziano. A nome di tutti, il Sindaco Angela Bellini».
Dopo i fatti si stanno vagliando le immagini delle telecamere. «Qualora si individuassero i colpevoli – scrive a margine del testo la prima cittadina -, troveremo modo di rendere pubblici i nomi e chiedere loro il risarcimento del danno».