Notizie

Caso Valium, gli esperti fanno traballare le accuse

L’esito della consulenza medico legale disposta dalla pubblico ministero Carmen Pugliese fa traballare l’accusa di omicidio preterintenzionale nei confronti dell’infermiera Anna Rinelli, coinvolta nel caso delle morti sospette all’Ospedale «Locatelli» di Piario.

Dalla consulenza firmata dai medici legali Andrea Verzelletti e Francesco De Ferrari e dal tossicologo Angelo Groppi emerge che sono state trovate tracce del principio attivo del Valium nei cinque pazienti riesumati. Ma «non vi è alcun elemento idoneo a prospettare un intervento causale o concausale nel determinismo del decesso» dei pazienti. Significa che, secondo gli esperti, il Valium non avrebbe causato la morte dei pazienti.

A questo punto l’inchiesta potrebbe ridimensionarsi e l’accusa nei confronti dell’infermiera potrebbe cambiare da omicidio preterintenzionale a «somministrazione di medicinali in modo pericoloso».

I consulenti del pubblico ministero, nella loro relazione, hanno anche scritto che «il trattamento attuato dal personale all’Ospedale di Piario nei confronti dei cinque pazienti esaminati è stato corretto e progressivamente adeguato all’evoluzione delle condizioni cliniche dei soggetti». Questo rappresenta un punto a favore anche degli altri indagati e per l’immagine e la reputazione dell’ospedale.

Condividi su:

Continua a leggere

Asta del Serio, l’Unione va in stallo
Meteo, cosa succederà dopo i temporali?