Si stima siano circa 110 mila, le persone malate di sclerosi multipla in Italia. Circa duemila in Bergamasca. Numeri, purtroppo, in aumento. Anche per questo l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) sta cercando di portare informazione e servizi anche nelle valli.
Un incontro a Clusone (tema: «La terapia personalizzata nella sclerosi multipla») è servito per mettere a fuoco la situazione. «La sclerosi multipla è una malattia autoimmune degenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale», spiega Iride Felini, presidente della sezione bergamasca dell’Aism.
«Fino a poco tempo fa, si stimava che nella nostra provincia i malati fossero circa 1600, adesso le persone colpite sono più o meno 2000. In Italia ogni quattro ore c’è una nuova diagnosi di malattia», prosegue la presidente dell’Aism. Non solo crescono i numeri, ma si ammalano sempre più i giovani: «Se fino a qualche anno fa l’età media era intorno ai 30 anni, adesso invece si è abbassata drasticamente fino ai 19/20 anni. La sclerosi multipla è la seconda causa d’invalidità tra i giovani dopo gli incidenti stradali. Ci sono inoltre dei casi in età pediatrica».
L’Aism si muove all’interno di questo quadro, impegnandosi a fornire un aiuto concreto. «C’è anzitutto un servizio di segretariato, proprio per cercare di rispondere alle domande delle persone malate – spiega ancora Iride Fenili -. Abbiamo uno sportello a Bergamo e ora stiamo per aprirne uno a Lovere, perché abbiamo visto che c’è bisogno di avere risposte anche sul territorio».
Sta inoltre per partire un nuovo servizio che si chiama Progetto Afa (Attività fisica adattata). «Vogliamo cercare di prolungare gli effetti benefici della fisioterapia fatta dagli ammalati – prosegue la presidente – . Si tratta un’attività di benessere, quindi non riabilitativa. Negli altri centri che hanno avviato il progetto c’è stato un ampio consenso, speriamo che anche nel nostro territorio ci siano molte adesioni. In questo modo non avremo solo il centro di Bergamo, ma anche nelle valli e nella bassa».