Ha lasciato nello sgomento tante persone la sorte di un sessantenne di San Lorenzo di Rovetta, Gian Pietro Savoldelli, deceduto intorno a mezzogiorno per via di un malore a seguito di alcune punture di vespe. L’uomo stava ripulendo un’area boschiva nei pressi della sua baita sul Monte Fogarolo (comunemente denominato Monte San Lorenzo) sulla destra orografica della Val Gavazzo (sopra il laghetto dell’isola Felice). Insieme a lui c’era anche la moglie.
Improvvisamente l’uomo è stato punto da più vespe, non sentendosi bene, ha chiesto aiuto alla moglie. È stato allertato il 118 e sul posto è stata inviata una squadra del soccorso alpino e l’elisoccorso di Brescia.
Il medico purtroppo non ha potuto fare altro che accertare il decesso. Dopo l’autorizzazione da parte della magistratura, il corpo dell’uomo è stato portato al Centro operativo di Clusone del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Da qui poi è stato trasferito alla camera mortuaria dell’ospedale di Piario.
Gian Pietro, un ex imprenditore edile, era solito trascorrere il suo tempo libero proprio alla sua baita a circa mille metri di quota, era una persona particolarmente attenta e aveva frequentato recentemente anche un corso sulla manutenzione del verde promosso dalla Comunità Montana.
Gian Pietro Savoldelli oltre a lavorare nell’edilizia e a dedicarsi alla famiglia ha cantato per alcuni anni nel coro del paese e nel Coro Presolana. È stato anche volontario della Croce Rossa Italiana.
Lascia i genitori Antonia e Angelo Domenico, la moglie Elena, le figlie Antonella e Roberta e il nipote Samuele.