La vicenda centraline ha riacceso i riflettori sulla Val Vertova. Negli ultimi mesi molto si è detto e scritto sullo straordinario valore naturalistico e ambientale di questi luoghi. Forse è rimasta un po’ sottotraccia la storia. Perché la Val Vertova ha fatto da sfondo a una delle pagine tragiche della Resistenza bergamasca.
La data è quella del 17 agosto 1944, 72 anni fa. Una rappresaglia nazifascista, seguita all’assalto al treno che un gruppo di partigiani fece a Gazzaniga il giorno precedente, ebbe il suo doloroso epilogo proprio sulle sponde del torrente Vertova. Furono sette i partigiani che persero la vita (due di loro cadranno al Roccolone di Cavlera, il 22 Agosto 1944). La vicenda è ben riassunta da Pierluigi Rossi, dell’Anpi Val Gandino, in questa intervista realizzata due anni fa, quando è stata inaugurato un pannello che ricorda cosa accadde:
Domenica 21 Agosto, l’Anpi Val Gandino, insieme all’Iresc (Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) di Bergamo e al Comune di Vertova, ricorderà di nuovo quei fatti con un incontro presso la lapide in località Gaernai. La rievocazione sarà affidata ad Angelo Bendotti, presidente dell’Isrec e studioso della Resistenza in Bergamasca. Il programma prevede alle 10,30 la deposizione di una corona al cimitero di Vertova e alle 11 la cerimonia nelle vicinanze della lapide.