«Abbiamo una frazione che per quanto riguarda il trasporto pubblico sembra completamente cancellata dalla cartina geografica». Sintesi efficace quella di Sara Riva, prima cittadina di Gromo. Boario Spiazzi, circa 300 abitanti, alta vocazione turistica, impianti da sci, resta senza pullman della Sab. Nulla è servito per salvarla dalla logica impietosa dei tagli.
Il problema non è nuovo. Già l’anno scorso, in estate, i bus erano spariti. Poi l’amministrazione comunale, allora guidata da Ornella Pasini, era riuscita ad ottenere tre corse al giorno fino a settembre. La stessa cosa si è ripetuta quest’anno. «Dal giorno in cui è finita la scuola, autobus per gli Spiazzi non ci sono più stati – spiega Sara Riva -. Siamo subito intervenuti. Abbiamo contattato la Provincia e Sab per chiedere spiegazioni. Ricordo che gli studenti avevano pagato l’abbonamento fino alla fine del mese. Nel momento in cui c’è da incassare, si incassa fino alla fine, ma nel momento in cui bisogna dare dei servizi, sembra non valere lo stesso principio».
Quest’anno, però, non c’è stato verso di far ripristinare il servizio. «Dalla Provincia la risposta è stata negativa – prosegue il sindaco -. Mi è stato detto che si era intervenuti sulle corse che non riguardavano lavoratori e studenti, e su corse poco utilizzate. Quindi, per i mesi di luglio e agosto l’amministrazione ha deciso di provvedere al trasporto da Gromo agli Spiazzi».
Un sacrificio di due mesi, con la fiducia che poi a settembre tutto sarebbe tornato nella norma. Invece a settembre è arrivata la doccia fredda. «Pochi giorni prima dell’inizio della scuola, una mamma di un ragazzo residente a Spiazzi che frequenta la scuola a Gazzaniga è andata a far l’abbonamento per il figlio e ha saputo che non ci sarebbero più stati autobus – spiega ancora Sara Riva – . L’amministrazione ne era all’oscuro. Ho subito contattato Sab e Provincia e sono riuscita ad ottenere di avere quattro coppie di corse per il mese di settembre. Il servizio, però, è stato concesso solo in via sperimentale e non verrà prorogato».
Da ottobre, dunque, la frazione resterà senza trasporto pubblico. La prima cittadina di Gromo non usa mezze parole: «Ritengo che questo sia di una gravità estrema. Togliere un servizio pubblico così importante in una frazione come quella di Boario Spiazzi è una scelta che non posso assolutamente condividere. Capisco che ci sono risorse che vengono meno, però ritengo che sarebbe stato opportuno fare valutazioni più approfondite. Soprattutto andare a incidere su varie corse in diversi luoghi e non penalizzare una singola zona. Inoltre, l’amministrazione non è mai stata informata. A settembre ci troviamo a sapere che non ci sarà più il trasporto e adesso dobbiamo trovare le risorse per garantire il servizio».
Da questo punto di vista, il sindaco garantisce che il Comune non si tirerà indietro: «L’amministrazione è pronta ad andare incontro ai bisogni delle famiglie e principalmente degli studenti e a fare il suo dovere laddove ci sono anche degli obblighi. Ma questo non risolve il problema. Se anche andremo a inserire un trasporto scolastico, viene meno il servizio pubblico che dovrebbe essere garantito a tutta la popolazione».