Prima dell’appuntamento con il referendum costituzionale gli abitanti di Rovetta, Fino del Monte, Onore, Cerete e Songavazzo domenica 20 novembre dovranno esprimersi sul progetto di fusione.
«Ci piace ricordare quali sono i motivi fondamentali per cui siamo arrivati a questo importante evento – spiega il primo cittadino di Songavazzo e presidente dell’Unione dei Comuni della Presolana Giuliano Covelli -. Non possiamo dimenticare che Songavazzo e gli altri comuni sono assimilabili a livello figurato a un malato terminale che non ha più capacità di sostentamento e deve quindi chiedere aiuto alla struttura e in questo caso ai cittadini attraverso le tasse. Non riusciamo più a realizzare opere pubbliche importanti nei nostri paesi perché o continuiamo a aumentare le tasse o abbiamo questa impossibilità operativa. Diciamo che chi è disposto a barattare questo splendido isolamento, che mascherano come autonomia, deve essere consapevole che l’isolamento/autonomia ha un costo che deve sostenere e deve sostenere ogni singola persona di tasca propria. Un grande comune avrà la capacità di attivare economie di scala nel bilancio per quanto riguarda la gestione quotidiana dell’ente attestate intorno a circa 300.000 euro all’anno».
«I nostri sono comuni contigui, omogenei e sinergici – continua Covelli -, la sinergia è stato il nostro punto di forza e l’omogeneità è stato il nostro valore aggiunto. Abbiamo tutti le stesse risorse e problemi. Qualcuno non sa che il lavoro dei dipendenti è molto aumentato, da fuori uno non sa come sia aumentato il lavoro degli impiegati. Noi vi ricordiamo che queste persone, meno di 40 dipendenti comunali, stanno sacrificando molto tempo perché è così per legge. Tutti i comuni che sono stati trasformati in esattori per conto dello Stato e hanno chiesto ai dipendenti questo sacrificio. Il problema è che il tempo è quello, ma o aumenti il personale (impossibile perché non si possono assumere nuovi dipendenti) o il meccanismo salta. Quindi è per questo che siamo sicuri che un grande comune sia in grado di rispondere meglio alle esigenze del cittadino».
«Non scendiamo in discorsi con i nostri detrattori – aggiunge -, che sono soprattutto belligeranti e strumentalizzati, proprio perché al limite di ogni ragionevole logica: nel momento in cui si immaginano scenari grotteschi volti a dire chi sarà il nuovo sindaco del grande comune e che questo meccanismo sia posto in essere solo per una voglia di carriera di qualcuno, per questo motivo non ce la sentiamo di scendere su questo livello e continuare su questo tema».
«Per approfondire queste questioni e per incontrarvi ancora – conclude – noi sindaci vi aspettiamo alle assemblee del comitato del sì, lunedì 14 novembre a Songavazzo e Rovetta, il 16 a Cerete e a Onore e venerdì 18 a Fino del Monte e a San Lorenzo».