Il punto nascita dell’ospedale Antonio Locatelli di Piario non è così a rischio chiusura come sembra. Le rassicurazioni arrivano dal consigliere regionale Angelo Capelli che poco fa è riuscito ad avere informazioni dal Ministro Lorenzin (riconfermata alla Salute dal Governo Gentiloni).
«Oggi mi sono confrontato con il Ministro Lorenzin – spiega -, per verificare l’attendibilita’ delle notizie diffuse da Regione Lombardia, circa la chiusura dei punti nascita, in particolare quello di Piario. Dal Ministero ho appreso che “Il presidente Roberto Maroni sa bene che il Ministero della Salute non può imporre alcuna chiusura dei punti nascita”. Lo dichiara il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
“Il Comitato nazionale percorso nascite – prosegue il Ministro – ha espresso un parere tecnico sulla scorta della documentazione fornita dalla Regione Lombardia. In base a quei documenti, il Comitato ha ritenuto lo scorso 21 novembre di mantenere in attività il Punto Nascita di Sondalo, in quanto esiste una reale situazione di disagio orografico e che almeno uno dei due punti nascita di Gravedona e Chiavenna può proseguire l’attività in quanto l’uno esclude il disagio orografico per l’altro. Il Governatore Maroni, che negli ultimi tre anni e mezzo ha goduto di una interlocuzione costante col Ministero avrebbe potuto tranquillamente usare i canali di dialogo che è solito percorrere e che hanno consegnato risultati importanti per i cittadini lombardi. Aspettiamo disponibili ulteriore documentazione e nuovi elementi istruttori da parte della Regione Lombardia per investire tempestivamente il Comitato per una nuova valutazione. Per il Ministero – conclude la Lorenzin – l’unico interesse è la tutela della salute dei cittadini”. Ora sarà mia cura verificare quali siano state le ragioni della sottovalutazione da parte di tutti i tecnici interessati, Ats Asst e DG Welfare, degli effetti che avrebbe prodotto la mancanza di adeguate motivazioni che giustifichino il mantenimento del punto nascita. Da ultimo rilevo che comunque va spiegato che il numero di nascite è rilevante per garantire la sicurezza per la salute di mamma e nascituro e non per questioni economiche come qualcuno sta dicendo».