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Clusone, raccolta differenziata. Il pesce in attesa

In merito alle novità introdotte dall’inizio dell’anno a Clusone nella raccolta differenziata riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore.

L’ospite, dice il proverbio, è come il pesce: dopo tre giorni puzza. Ma a Clusone il pesce probabilmente non fa questo effetto. Oppure lo fa, ma chi ha deciso come organizzare i turni della raccolta differenziata, non lo sa.

Altro non riesco a pensare dopo aver saputo dalla mia compagna (l’utenza è intestata a lei) che se dovessimo trovarci un mercoledì a comprare e consumare in casa un’orata fresca, dovremmo tenere gli scarti fino al martedì successivo, giorno della raccolta dei rifiuti umidi. Però risiediamo a Brescia, per cui in qualunque giorno della settimana consumassimo l’orata, dovremmo riporre gli scarti in un sacchetto di plastica da inserire a sua volta in un cartoncino monouso (dal costo di un euro cadauno, da aggiungersi alla tassa consueta) che dovremmo lasciare per strada in attesa che venga raccolto. Così come l’indifferenziato, da lasciare in un sacchetto a parte, ma sempre sulla strada.

Ma chi ha studiato questo sistema di raccolta per chi non è residente, ha mai pensato che intemperie e randagismo, con il conseguente rischio di spargimento per strada dei rifiuti, possono portare a problemi di decoro e di salute per tutti i cittadini?

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