Quattro appuntamenti per spiegare azioni, possibili scenari, raccogliere esigenze e sfide. Il Gal Valle Seriana e Laghi bergamaschi incontra il territorio. L’obiettivo è farsi trovare pronti quando, si spera presto, si sbloccheranno i fondi europei ora fermi al palo per una serie di ricorsi.
Gal significa gruppo di azione locale. Di solito, è una società che raggruppa soggetti pubblici e privati con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di un’area rurale. Viene elaborato un Piano di sviluppo locale (Psl) che definisce le azioni e le strategie da portare avanti. Il Gal si occupa poi della gestione dei fondi europei messi a disposizione per questi interventi.
Il Gal Valle Seriana e Laghi bergamaschi nasce dall’unione dei Gruppi di azione locale attivi in precedenza nelle due aree. «Sono 56 comuni da Valbondione al Sebino – spiega Cinzia Baronchelli, componente del Consiglio d’amministrazione -. Stiamo parlando di territori diversi, ma con le stesse preoccupazioni: creare ancora posti di lavoro e salvare il patrimonio della nostra produzione agricola».
Attraverso la Regione, il Gal si è aggiudicato consistenti risorse provenienti dall’Europa. «Sette milioni e 200 mila euro per operazioni complessive attorno ai 13-14 milioni di euro – spiega ancora Cinzia Baronchelli -. Gli interventi riguardano, ad esempio, ristrutturazioni di cascine, agriturismo, centrali a biomasse per i Comuni, la filiera dell’olio, la cerealicoltura, i sentieri».
Diversi ricorsi al Tar hanno però creato una fase di stallo. «Quando la situazione si sbloccherà dovremo farci trovare pronti – continua Cinzia Baronchelli -. Anche per questo abbiamo deciso di incontrare il territorio: spiegheremo come elaborare i progetti insieme e portare a casa i soldi».
Gli incontri sono rivolti in modo particolare ad amministrazioni comunali, associazioni, realtà e operatori interessati allo sviluppo rurale. Si terranno per quattro sabati di fila con inizio alle 9,30. Il 14 gennaio a Lovere (sede Comunità montana), il 21 a Clusone (sede Comunità montana), il 28 a Casazza (uffici Comunità montana) e il 4 febbraio ad Albino (sala assemblea di via Libertà 21, ex Comunità montana).
