La sindaca Angela Bellini ne è convinta: quello che è successo ieri a Villa d’Ogna ha messo ancora una volta in evidenza la necessità di sistemare al più presto la strada della Cunella. Se la provinciale viene chiusa, si tratti di un masso o di un incendio come qualche anno fa, servono vie alternative e, soprattutto, sicure.
«Proprio in occasioni come quella di ieri emerge quanto sia fragile la nostra valle – sottolinea la prima cittadina di Villa d’Ogna -. I versanti che possono rilasciare dei massi sono tanti e nessun comune può dirsi immune da questi problemi. La provinciale di lunedì mattina è molto trafficata e ieri ci siamo resi conto di quanto sia importante la manutenzione delle nostre strade».
Il progetto per sistemare la strada della Cunella c’è già. Sono stati stanziati anche i soldi necessari: 215.680 euro. L’intervento, infatti, è tra quelli che la Comunità montana ha previsto di finanziare con i fondi messi a disposizione dal Consorzio del Bacino imbrifero montano del Serio. I lavori avrebbero dovuto partire nel 2016, ma il Comune di Villa d’Ogna aveva deciso di fare un passo indietro per permettere la sistemazione della strada del Pora, opera strategica anche in chiave turistica.
Tutto rimandato al 2017, quindi. «Voglio sollecitare chi di dovere perché si provveda con una certa urgenza a rendere disponibili quei finanziamenti che ci sono stati promessi – rimarca Angela Bellini -. Ieri questo collegamento è stato vitale, anche se il ponte di Villa d’Ogna non era chiuso».
La sindaca condisce il suo richiamo anche con un pizzico di polemica. «Alcuni sindaci non condividono con me questa strategia. Questo mi dispiace soprattutto perché sono sindaci dell’Alta Valle. Forse non si rendono conto di quanto la strada della Cunella, se messa in sicurezza, possa ovviare a problemi come quello di ieri mattina».
I sindaci a cui Angela Bellini si riferisce sono Yvan Caccia di Ardesio e Eli Pedretti di Valgoglio. Ad agosto avevano inviato una richiesta di finanziamento alla Comunità montana e all’Unione dei Comuni Asta del Serio (a cui sono destinati i fondi per la Cunella) per sistemare la strada di collegamento fra i due comuni (dal ponte Seghe al ponte di Colarete, passando per Bani e Novazza). Smottamenti e dissesti idrogeologici, infatti, ne avevano compromesso la sicurezza.
Perché la richiesta di finanziamento (135 mila euro) fosse esaudita, in toto o in parte, Caccia e Pedretti avevano chiesto di attingere ai fondi stanziati per la Cunella. «È evidente che tutti i Comuni, nel momento in cui hanno eventi imprevisti, chiedano dei finanziamenti. Però non mi sembra giusto che si debba togliere una parte delle risorse già destinate alla strada della Cunella, visto che anche ieri si è dimostrata la sua importanza per poter dare fiato a tutto il traffico dell’Alta Valle», conclude Angela Bellini.
L’intervista ad Angela Bellini: