Giunge al suo quarto e ultimo appuntamento l’edizione 2017 di «Pensare dalla Ripa», kermesse filosofica promossa dall’associazione Diaforà in collaborazione con il Comune di Albino e la Cooperativa «La Fenice».
Domani (lunedì 27 marzo), alle 20,45 nell’auditorium «Cuminetti» di Albino, sarà protagonista il filosofo contemporaneo Luigi Lombardi Vallauri con la conferenza “Il crinale mistico Oriente Occidente”. Dopo gli interventi di Carlo Sini, Rocco Ronchi e Sergio Givone, Diaforà continua dunque a riflettere sulla questione del sacro con un altro esponente d’eccellenza del panorama filosofico contemporaneo.
Luigi Lombardi Vallauri è stato professore ordinario di Filosofia del diritto presso l’Università di Firenze (dal 1970 al 2011); ha insegnato per incarico la stessa materia presso l’Università Cattolica di Milano (dal 1976 al 1997) e presso altre Università italiane. Già direttore dell’Istituto per la documentazione giuridica del Centro nazionale delle ricerche (dal 1973 al 1977) e presidente della Società italiana di filosofia giuridica e politica (dal 1996 al 2000), è autore di una vastissima serie di saggi filosofico-giuridici. Con il suo Terre: Terra del Nulla, Terra degli uomini, Terra dell’Oltre, Lombardi Vallauri ha aperto un nuovo filone della sua ricerca, dedicato alla filosofia della religione e della spiritualità. Da anni conduce un gruppo di meditazione, da lui fondato nel 1979, teso a esplorare le possibilità di una vita contemplativa all’altezza del sapere moderno.
Nel suo libro Meditare in Occidente. Corso di mistica laica – che traduce in scrittura il seguitissimo corso di meditazioni tenuto dall’autore per Radio Rai 3 nel 2004, 2005 e 2007 – Lombardi Vallauri propone una mistica laica, ossia una mistica che prescinde da rivelazioni soprannaturali coniugando il pensiero scientifico occidentale con le tecniche di meditazione tipiche delle filosofie orientali.
«Il corpo-mente umano – sottolinea Luigi Lombardi Vallauri – ha bisogno di mistica quasi come del pane. Quindi è essenziale proporre mistica ben fondata, in grado di avvincere e convincere gli esseri umani in quanto umani e non in quanto portatori identitari di credenze religiose o politiche o ideologiche. Io la chiamo mistica laica. Il “luogo” di questa mistica è l’alto crinale che separa e unisce le vallate Occidente e Oriente. Nessuna di queste due immensità plurimillenarie può oggi da sola esaurire, esaudire l’animo umano».