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Ardesio, polemica per il 25 aprile mancato

È polemica ad Ardesio per il 25 aprile. La decisione dell’Amministrazione comunale guidata da Yvan Caccia (Lega Nord – Ardesio Rinasce) di non celebrare la Festa della Liberazione ha provocato la reazione del gruppo di minoranza «Ardesio Unita».

La celebrazione del 25 aprile è stata introdotta tre anni fa proprio dall’Amministrazione di «Ardesio Unita», con sindaco Alberto Bigoni. Fino ad allora, nel paese dell’Alta Valle Seriana, la Festa della Liberazione non era mai stata commemorata con una cerimonia ufficiale. Nel 2014, quindi, la decisione di proporre un momento di raccoglimento davanti al monumento dei Caduti, posto all’ingresso del cimitero del capoluogo. Momento poi ripetuto negli anni 2015 e 2016.

«Nel giugno 2016 le locali elezioni amministrative hanno decretato la vittoria della Lega Nord e nel 2017 tale gruppo amministrativo non ha commemorato la ricorrenza, segnando una ingiustificata frattura rispetto alle scelte di Ardesio Unita – si legge sul sito della lista civica di minoranza -. La speranza è che non si tratti di becera ideologia. Non troviamo le parole per descrivere il nostro rammarico nei confronti della volontà di interrompere una breve ma significativa testimonianza che Ardesio ha tributato alla Liberazione».

«Siamo tornati alla normalità di ricordare il 25 aprile come Festa di Liberazione con il paese imbandierato, ma senza cerimonie  – replica il sindaco Yvan Caccia -, l’unica differenza rispetto agli ultimi anni è che non c’è stata alcuna sfilata. Come peraltro avviene in quasi tutti i paesi dell’Alta Val Seriana ad eccezione di Clusone, l’unico dove il 25 aprile viene celebrato con una cerimonia».

Caccia precisa di aver condiviso la scelta con «la Giunta e il capogruppo degli alpini Alberto Pezzoli, ex vicesindaco proprio con l’amministrazione di Ardesio Unita». Il primo cittadino sostiene che fino al 2014 il 25 aprile ad Ardesio non si è mai celebrato anche per ragioni storiche, «a seguito della conflittualità tra partigiani, esacerbata anche da esecuzioni. C’è un monumento in località Piosa di Marinoni che lo sta a ricordare. Inoltre, i partigiani eseguivano razzie né più né meno come i repubblichini causando gravi sofferenze alla popolazione», sostiene Caccia.

«La cerimonia – conclude il sindaco di Ardesio – sarà fatta il 4 novembre, festa di tutte le associazioni combattentistiche per il ricordo dei Caduti. Festa non divisiva, ma partecipativa».

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