Ad Albino la riduzione della fascia di rispetto dell’Oasi Valpredina resta all’ordine del giorno. Dopo l’esultanza dell’amministrazione comunale CLICCA QUI che vede terminare un lungo percorso voluto già dalle due precedenti amministrazioni Terzi, ci sono invece i gruppi di minoranza di In Albino, Futuro in Comune e Energie in Comune, che hanno preso posizione a cose fatte mettendo in evidenza tutte le criticità.
“Una storia che si trascina da oltre dieci anni, troppi. Una vicenda che ha distolto tempo, energie e risorse anche economiche a bisogni più impellenti e concreti dei cittadini -spiegano le minoranze-. Perché? Dove sta l’interesse pubblico in questa variante al PGT? Perché ridurre la fascia di rispetto, quando sarebbe bastato rivedere l’impianto delle regole? Lo abbiamo ripetuto sino alla noia. E poi un serio lavoro di mediazione per contemperare interessi pubblici (difesa dell’ambiente) e privati (uso consono dell’area). Questo doveva essere il compito della politica e la strada da seguire. Invece no, ci si è impuntati, più per questioni ideologiche che di sostanza, su posizioni che la stragrande maggioranza degli albinesi neppure conosce. Venerdì sera siamo usciti dall’aula del Consiglio comunale molto amareggiati, per diverse ragioni. Anzitutto per l’uso distorto delle risorse pubbliche, già scarse, che andrebbero invece indirizzate verso altre priorità: cittadini che faticano ad arrivare a fine mese, famiglie alle prese con una faticosa quotidianità, giovani alla ricerca di certezze per il futuro, imprenditori in prima linea per salvaguardare le loro aziende e i posti di lavoro”.
Dalle minoranze viene posto l’attenzione sull’aspetto ambientale e con qualche attacco diretto ad assessori e consiglieri. “Poi, perché nonostante da più parti si invochi la necessità di preservare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi a beneficio soprattutto delle future generazioni, l’amministrazione di Albino, anziché valorizzare un’area istituita a protezione di un sito Natura 2000, di rilevanza comunitaria, la ridimensiona contro ogni logica di buon senso e mostrando scarsa lungimiranza. Infine, per le esternazioni da parte della maggioranza. A partire da quella del negazionista consigliere Bertacchi qui riportata: “che il riscaldamento globale sia frutto dell’azione umana non è assolutamente condiviso dal mondo scientifico e semmai è dimostrato l’esatto opposto…”. Terzi, invece, ha rispolverato un suo classico. Quando non sa che pesci pigliare tira fuori dal cilindro l’amministrazione Carrara, millantando taciti accordi con l’Oasi in cambio dell’ampliamento della fascia di rispetto, avvenuta con la variante del 2013, così “non mi vieni a disturbare nel resto del territorio”. Il Sindaco ha chiuso la seduta ricordando che anche il Comune di Pradalunga ha messo mano alla fascia di rispetto, modificando però solo il Piano delle Regole. Appunto! Quello che abbiamo chiesto, inascoltati, durante questi anni”.
Dai banchi della minoranza vengono infine proposte alternative di cooperazione, in collaborazione con altre realtà del territorio. “L’Amministrazione ha già stanziato in bilancio risorse per fronteggiare eventuali contenziosi (oltre 12mila euro, se basteranno). Anche questo fatto la dice lunga su quanto credano nel loro operato. Se fossero intentate cause e il Comune dovesse soccombere ci auguriamo che i cittadini chiedano agli amministratori di rifondere tutte le spese inutilmente sostenute, considerando anche le ore di lavoro di dipendenti, tecnici, assessori, consiglieri, ecc. sprecate in questa vicenda. Mentre il nostro Comune si impantana per anni in queste storie, gli altri vanno avanti su progetti ben più determinanti per il benessere della comunità. A titolo di esempio e limitandoci a notizie di questi giorni: Comunità Energetica Rinnovabile (Nembro, Alzano Lombardo; Villa di Serio, Pradalunga); collaborazioni con l’Università per avviare centri studi territoriali (Treviglio) e per coinvolgere i giovani nella pubblica amministrazione (Bergamo)”.
