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Guardia di Finanza di Costa Volpino, scoperta evasione da oltre un milione

La Brigata della Guardia di Finanza di Costa Volpino, Comandata dal Luogotenente Matteo Cattedra, ha ultimato una complessa attività di indagine nei confronti di un’impresa operante nel settore della fabbricazione e montaggio di parti assemblate metalliche avente sede in Castro.

La società, in attività dal 2009, durante il periodo di verifica, è stata sempre amministrata, sulla carta, da un prestanome residente a Castro (BG) che non si è mai interessato dell’attività gestionale dell’impresa, sia sotto l’aspetto tecnico sia contabile. Di fatto l’impresa è sempre stata gestita, sia sotto l’aspetto tecnico sia amministrativo, da un altro soggetto residente a Costa Volpino già in passato operante nello stesso settore, ma con altre imprese.

Il Luogotenente Matteo Cattedra

In particolare la società di Castro, per i primi due anni di attività ha sempre presentato le previste dichiarazioni fiscali, obbligo disatteso invece nel 2011, periodo d’imposta in cui si è evidenziata un’evasione da oltre un milione di euro.

L’attività investigativa ha permesso di identificare alcuni soggetti giuridici lombardi, con sedi legali nelle provincie di Bergamo, Brescia, Mantova e Milano, risultati clienti della società ispezionata per i quali sono state emesse fatture relative a prestazioni di manodopera e vendita e noleggio con montaggio di attrezzature e macchinari.

In esito a tale attività sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria, i due responsabili dell’impresa, ovvero il gestore di diritto e il gestore di fatto.

Entrambi gli amministratori negli ultimi anni hanno sempre dichiarato redditi irrisori, dai 2.000 ai 12.000 euro annui, a fronte invece di un elevato tenore di vita soprattutto per quanto riguarda la disponibilità di beni mobili di cui ne ostentavano senza alcuna remora il possesso.

All’Agenzia delle Entrate sono state segnalate la mancata esposizione, ai fini delle imposte sui redditi, di oltre 800.000 euro e violazioni sull’Iva per circa 200.000 euro.

In considerazione dell’entità dell’evasione constatata, la competente autorità giudiziaria ha emesso un apposito provvedimento di sequestro preventivo dei beni anche per equivalente, che ha interessato saldi attivi, autovetture e motocicli, quote azionarie e partecipazioni societarie riconducibili sia alla società sia ai due soggetti, per un importo globale di circa 421.000 euro. Sequestri che sono stati eseguiti dai militari della Brigata di Costa Volpino.

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