Decoder

Turismo, la scommessa della gastronomia

Roberta Garibaldi, docente all’Università degli Studi di Bergamo e direttore scientifico di East Lombardy; Silvia Tropea Montagnosi, critica e studiosa di storia enogastronomica; Maurizio Forchini, presidente Promoserio; Roberto Ghidotti, Ascom Bergamo e Giambattista Gherardi, “I Territori del Cibo”: sono gli ospiti di questa puntata di Decoder dedicata a Erg (Regione Europea della Gastronomia) che quest’anno interessa le province di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona.

Tra i temi di Erg che maggiormente interessano il nostro territorio c’è quello delle paste ripiene. «Il primato è che la prima volta in cui si è offerto un casoncello, una pasta ripiena, è stato a Bergamo nel 1386 – ha detto Silvia Tropea Montagnosi -. Il nostro territorio è ricchissimo di paste ripiene, soprattutto le nostre vallate. Abbiamo grandi bontà, dobbiamo imparare a raccontarle. Il casoncello è un piatto nobile. Le ricette sono diverse. L’origine è medievale. Inizialmente si faceva secondo le regole religiose rispettando il periodo di magro e quindi il ripieno era simile a quello dello scarpinoc. Scendendo dalle valli si trovava anche la carne di maiale o di manzo. In Città Alta c’era la possibilità di aggiungere, spezie, scorze di limone e amaretti. Nella bassa bergamasca le pere incontrando i sapori più dolci simili a quelli della cucina mantonava».

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