Nuova udienza ieri in tribunale a Bergamo del processo a carico della donna di Premolo accusata di avere addormentato il marito con un sonnifero sciolto nel caffè e di avergli poi somministrato dell’insulina causandogli una crisi ipoglicemica che secondo i consulenti della parte civile poteva essere letale. Tutto questo, secondo la Pm Laura Cocucci che ipotizza il tentato omicidio, per sentirsi libera di frequentare l’uomo con cui da qualche mese aveva una relazione che dura tutt’ora.
È una vicenda processuale che si gioca sul filo dei dettagli. Era stata la stessa donna a chiamare il 118 dopo che il marito stava male, una telefonata che il consulente dell’accusa definisce “salvifica” e che quindi stride con l’ipotesi di tentato omicidio. I medici legali di accusa e parte civile hanno inoltre stabilito che l’insulina è stata iniettata poco prima che l’uomo entrasse in coma. Secondo i consulenti del pm non è possibile risalire alle quantità, mentre le consulenti della parte civile sono arrivate a calcolare una concentrazione di insulina tale che in assenza di terapia la durata dell’ipoglicemia sarebbe stata letale. La prossima udienza si terrà il 6 giugno, in quella occasione parlerà l’imputata.

















