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Turismo, Lago e Presolana a gonfie vele

Come sta andando la stagione turistica in provincia di Bergamo? Aiutano a farsi un’idea i dati diffusi in questi giorni dagli albergatori Ascom. Vanno bene la città e il lago, un po’ meno le località di montagna, a parte la Presolana.

Bergamo attira sempre più visitatori: la stima degli albergatori Ascom in questi ultimi giorni di luglio è di una crescita del 5% rispetto ai primi due mesi estivi del 2016. Sui laghi, il Sebino registra una partenza di stagione molto buona, con picchi fino al +30%. Le località della sponda bergamasca registrano un trend in crescita costante di presenze già a partire dal mese di maggio e confermano lo slancio turistico inaugurato lo scorso anno dalla passerella di Christo. In aumento le presenze italiane, ma soprattutto straniere con arrivi da tutte le parti del mondo. In particolare, è da rilevare la comparsa di turisti australiani, americani e argentini e il ritorno dei visitatori europei, soprattutto da Germania, Svizzera, Francia e Olanda.

Lovere e Sarnico si confermano come le località preferite, meno positivo il segno sulle altre località rivierasche. In generale, il soggiorno rimane per lo più limitato a uno-due giorni, una tappa per fare il giro dei laghi o visitare Monteisola. Allo Iat di Lovere ogni giorno si rivolgono dai 100 ai 200 visitatori, con un picco di 337 turisti registrato la scorsa domenica. Dal 2015 ad oggi gli utenti dello Iat nei mesi di giugno sono passati da 2520 a 2.857 e nel mese di luglio fino ad oggi da 3032 a 4.190.

Sul Lago di Endine, invece, il bilancio è in chiaroscuro e si confida nel turismo agostano. Le cose vanno meglio a Spinone, che conquista stranieri dalla Francia e dal Belgio, mentre registra un calo dei gruppi “over 60”.

Sui monti, nonostante un luglio caldo, le prenotazioni sono al di sotto delle aspettative. In Alta Val Brembana, Val Serina, nell’altopiano di Selvino e in Val di Scalve si spera in qualche prenotazione last-minute. In Val Seriana, a Castione, Bratto e Dorga si registra invece una crescita delle presenze alberghiere del 15-20 per cento, come rilevato da Cooraltur, il Consorzio Albergatori e Operatori Turistici Presolana.

All’ombra della Regina delle Orobie e degli abbracci record sembra resistere ancora il rituale della villeggiatura, con soggiorni degli hotel di gruppi “over” fino a due mesi. Per intercettare nuovi clienti gli albergatori hanno ideato e pubblicizzato diversi percorsi emozionali, dalle escursioni a cavallo, al bob, tiro con l’arco e fionda, dalla mountain-bike elettrica alle arrampicate, all’animal watching.

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