Notizie

A Parre “Presente Prossimo” con Enrico Finzi

Enrico Finzi, ricercatore sociale, giornalista professionista e in passato presidente nazionale della TP (l’organizzazione che rappresenta i professionisti della comunicazione) sarà venerdì sera a Parre in un incontro promosso nella decima stagione del festival letterario «PresenteProssimo» e condotto da Fabio Cleto.

Il festival, diventato negli anni punto di riferimento culturale per la provincia bergamasca , fino al prossimo febbraio proporrà numerosi incontri con scrittori, saggisti e narratori. Molti anche i saggisti e gli studiosi ospiti di «Alfabeto del presente», l’apprezzata rassegna parallela al festival, che propone incontri per approfondire alcuni temi chiave della contemporaneità.

L’appuntamento è venerdì sera a Parre alle ore 20.30 presso il centro diurno in via Duca d’Aosta.

Finzi è autore di numerosi saggi e studi di sociologia, marketing e storia contemporanea; tra i più recenti ricordiamo Come siamo felici, un’analisi della “Italian way to happiness”, il volume su La storia sociale dei consumi in Italia dal 1951 al 2011, il più recente Felici malgrado. Enrico Finzi (2014). La vita è piena di trucchi. Bompiani, Milano. L’Italia dal secondo dopoguerra ai primi anni settanta nei ricordi di un bambino e poi di un ragazzo che cresce in una famiglia di sinistra, ebrea e laica, colta e nevrotica. Una galleria di piccoli personaggi memorabili, raccontati con affettuosa ironia, sullo sfondo di un paese ricco di conflitti e speranze. Tra aneddoti e ombre delle cupe tragedie del Novecento, una microstoria capace di restituire il sapore di un’epoca. Con un’idea centrale: la vita è una rappresentazione teatrale imbevuta di trucchi, di maschere e di artifizi, d’imbrogli e di magie. Rapporti familiari, amori, sesso, valori, religione, impegno civile, studi, lavoro: ovunque si scoprono i marchingegni dell’esistenza, a volte sporchi, a volte salutari. Info http://presenteprossimo.it/

Condividi su:

Continua a leggere

La Val Gandino riscopre la lana
Cresce la differenziata nella Bergamasca