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Lago d’Endine ghiacciato, dalle ordinanze agli inviti

Sulle sponde del Lago di Endine sono stati posizionati nuovi cartelli che invitano a prestare estrema attenzione alle insidie della superficie ghiacciata. Questi cartelli hanno sostituito quelli che riportavano l’ordinanza vecchia di trent’anni con cui i sindaci dei quattro comuni vietavano l’accesso al lago. Ordinanza che di fatto non veniva rispettata.

I nuovi cartelli sono stati appesi agli alberi che circondano il lago a Monasterolo del Castello, Spinone al Lago, Endine Gaiano e Ranzanico. C’è scritto: «Attenzione. Avviso di pericolo. Non salire sulla superficie ghiacciata (…) in quanto il ghiaccio non è controllato e non è presente alcun servizio di prevenzione e soccorso sul posto». Infine: «Si declina ogni responsabilità in caso di incidente».

La posa dei nuovi cartelli rappresenta una svolta per le quattro amministrazioni comunali. Hanno preso atto che emanare un’ordinanza senza avere mezzi e personale per farla rispettare non aveva più senso. Potrebbe però essere anche un primo passo per arrivare a uno sfruttamento consapevole del lago ghiacciato.

Gilberto Giudici, del comitato In ValCavallina, ha detto a L’Eco di Bergamo che l’ordinanza di fatto «impediva ogni possibile analisi. Senza più il divieto, nei prossimi giorni si chiederà ai quattro gruppi di protezione civile del lago di raccogliere analisi e dati sulla temperatura e sullo spessore dello strato di ghiaccio. Questo monitoraggio potrebbe sfociare nella concessione ad un operatore privato di un’area delimitata, su cui far accedere in maniera controllata pattinatori e camminatori».

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