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Albino, a Carnevale i cattivi finiscono al rogo

Pazienza se più di un mese di lavoro se ne va letteralmente in fumo. Ad Albino alla tradizione non rinunciano. La sfilata di Carnevale deve concludersi con il cattivo della situazione che finisce al rogo. Un’usanza che si ritrova in diverse parti d’Italia, ma che nella cittadina seriana hanno reinventato in modo originale.

“Negli anni Settanta – spiegano alcuni organizzatori – si bruciava il fantoccio del Poer Piero (il Povero Piero, ndr). Poi la tradizione era andata persa. Quando una dozzina di anni fa abbiamo ripreso ad organizzare il Carnevale, è tornata anche questa usanza. Solo che con l’andar del tempo il posto del Poer Piero è stato preso dai cattivi dei cartoni animati”.

La tradizione è ripartita grazie all’oratorio di Albino ed è stata mantenuta quando più tardi si sono aggiunti quelli di Bondo, Comenduno e Desenzano. Ogni anno viene scelto un tema e spetta al gruppo del capoluogo allestire il carro del “cattivo” da bruciare. I protagonisti di questo Carnevale erano i Trolls, personaggi di un film d’animazione del 2016. Al rogo è così finita Chef, una perfida cuoca dalla pelle violacea.

Il pupazzo è stato bruciato in piazza San Giuliano, davanti alla parrocchiale di Albino, dove si è concluso il “Magico Carnevale degli Oratrolls”. Carri e gruppi sono partiti dai diversi oratori nel primo pomeriggio per riunirsi davanti al municipio. La sfilata ha attraversato le vie del centro fino in piazza San Giuliano, dove la festa si è conclusa con musica, balli e giochi.

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