Adesso bisogna pure fare i conti con i finti vigili del fuoco. Non bastavano i già noti finti tecnici del gas, operai del comune, carabinieri e via dicendo. Gli stratagemmi ideati per mettere in atto delle truffe sono, purtroppo, infiniti.
A lanciare l’allarme è il comandante provinciale dei vigili del fuoco Oliverio Dodaro. «Sempre con maggior frequenza – spiega – si verificano casi di soggetti che, spacciandosi per appartenenti al comando provinciale o addirittura qualificandosi come il comandante, si presentano presso aziende o domicili di cittadini per avanzare richieste economiche offrendo particolari servizi relativi alla sicurezza antincendio, formazione ex legge 626, consulenza». L’ennesimo caso è stato segnalato proprio in questi giorni e riguardava la promozione di riviste «del settore della sicurezza, formazione, nonché consulenza antincendio».
Il comandante provinciale prosegue con alcune raccomandazioni per evitare di diventare vittime di questi raggiri: «Diffidare di quei soggetti che, millantando di appartenere al Comando provinciale vigili del fuoco di Bergamo, si offrono di prestare dei servizi che istituzionalmente appartengono al Corpo nazionale. Accertare le generalità a mezzo di documenti idonei. Non consentire un accesso diretto e immediato in casa a persone che si presentano spontaneamente avanzando richieste economiche: il Corpo nazionale dei vigili del fuoco non è autorizzato a riscuotere denaro a domicilio, ma solo ad offrire servizi nei tempi e nei modi previsti dalle Leggi dello Stato».
In caso di dubbio, l’ingegner Dodaro raccomanda di «contattare, senza esitare, il Comando provinciale vigili del fuoco di Bergamo selezionando il numero 112». Infine, nel caso la truffa vada a buon fine, l’invito è a «denunciare sempre, senza provare vergogna di quanto subito, questo tipo di eventi alle autorità competenti per evitare che qualcun altro possa diventare a sua volta vittima di questo sistema truffaldino».