Dopo quattro giorni, si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche dell’anziana di Rovetta scomparsa mercoledì. Il corpo senza vita di Pasquina Barcellini è stato rinvenuto nella mattinata di domenica 11 febbraio.
Il ritrovamento intorno alle 9,30 in un canalone nella Valle del Cadregù, sulle pendici del monte Crapet, nel territorio di Clusone, la stessa zona dove mercoledì erano state udite delle grida d’aiuto. L’area era già stata setacciata nei giorni scorsi, ma senza risultati. La neve e le condizioni del luogo, particolarmente impervio, avevano infatti reso particolarmente complicate le ricerche. Gli stessi cani non avevano potuto lavorare al meglio. Le ricerche, però, si sono di nuovo concentrate nella zona. Le mutate condizioni meteo avrebbero reso più facili le operazioni. Il corpo della donna è stato individuato dal clusonese Angelo Balduzzi, la stessa persona che mercoledì aveva lanciato l’allarme dopo aver sentito gridare aiuto. Le operazioni di recupero si sono concluse solo nel pomeriggio, grazie all’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco.
Pasquina Barcellini, 82 anni, ospite del centro diurno della Fondazione Sant’Andrea di Clusone, si era allontanata dalla struttura intorno alle 13,30 di mercoledì. Una volta scattato l’allarme, le ricerche si erano indirizzate nell’area boschiva a monte dell’abitato di Clusone, dove appunto era giunta la richiesta di aiuto.
Carabinieri, Vigili del Fuoco, operatori della Protezione Civile di Clusone, polizia locale e soccorso alpino avevano comunque battuto a tappeto tutto l’altopiano, nella zona tra il centro della cittadina e Rovetta. In supporto era intervenuto anche l’elicottero dei vigili del fuoco di Rovetta, oltre all’impiego di unità cinofile e cani molecolari.
Proprio sfruttando una pista battuta anche da quattro cani molecolari provenienti dalla zona di Varese, le ricerche si erano di nuovo intensificate nella notte. Le tracce seguite dagli animali avevano portato gli operatori a setacciare il centro di Clusone e la zona tra il cimitero e San Lorenzo di Rovetta.
