Il pubblico ministero Fabio Pelosi ha aperto un’inchiesta sulla morte di Karim Namita, il marocchino di 24 anni senza fissa dimora, morto annegato in un canale ad Albino. Nel frattempo, emergono nuovi dettagli in merito a quanto accaduto sabato sera all’esterno del supermercato Carrefour di Albino.
Stando a quanto riporta l’Eco di Bergamo, il giovane marocchino si sarebbe fatto prestare il cellulare da una ragazza e sarebbe poi fuggito a piedi. Alcuni familiari e amici di lei lo avrebbero allora rincorso a piedi, inseguiti a loro volta dagli amici e dal fratello del marocchino. Nella fuga, il 24enne avrebbe saltato una recinzione, trovandosi in un torrente, ma riuscendo a guadarlo. Uno degli inseguitori sarebbe invece rimasto impantanato e si sarebbe fermato. Il giovane marocchino avrebbe invece proseguito la fuga saltando una seconda recinzione. A quel punto, forse anche dopo aver sentito delle grida d’aiuto, una delle persone che si erano messe all’inseguimento ha chiamato il 112.
Proprio questa telefonata sarebbe al vaglio degli investigatori, come altri momenti di quella notte. Fatto sta che dopo la chiamata i carabinieri sono giunti sul posto, ma – scrive ancora L’Eco – non avrebbero notato nulla. Del giovane marocchino nessuna traccia fino a lunedì pomeriggio, quando le forze dell’ordine sono state allertate di nuovo e il corpo di Karim trovato nel canale.