È uno dei monumenti architettonici più importanti della Bergamasca ed evidentemente persino le api hanno voluto vederla da vicino. Uno sciame intero, oggi, ha fatto “visita” alla Basilica di Gandino.
Migliaia di insetti si sono appoggiati sul muro perimetrale dell’edificio, nel lato che dà verso la piazza del municipio, a circa due metri e mezzo di altezza. Ad accorgersi della loro presenza, intorno a mezzogiorno, sono stati i commercianti del centro.
È stato allora avvertito l’apicoltore Franco Parolini, giunto sul sagrato con l’attrezzatura necessaria per spostare lo sciame. Sul posto è poi arrivato anche il figlio Alberto, presidente dell’associazione che riunisce gli apicoltori bergamaschi. In poco tempo le api sono state “convinte” a lasciare la parete e chiuse in un apposito contenitore. Il fenomeno che si è potuto osservare oggi a Gandino si chiama sciamatura e si verifica quando un’ape regina lascia la famiglia d’origine seguita da un nutrito numero di api operaie. Viene cercato un luogo appropriato per un nuovo nido, dove gli insetti poi si dirigono. È già la terza volta in due anni che a Gandino uno sciame d’api si ferma nei dintorni della Basilica. Sul sito degli apicoltori bergamaschi è presente una sezione con le indicazioni su cosa fare in caso di sciamatura e i numeri degli apicoltori da chiamare in caso di bisogno.