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Giro di vite sulla sicurezza, saltano le prime feste

“I nuovi adempimenti per l’organizzazione di manifestazioni pubbliche” è il titolo di una serata promossa nei giorni scorsi a Nembro (il 30 maggio) con cui cercare di informare gli organizzatori delle iniziative in materia di safety (sicurezza in termini di tutela dei partecipanti) e security (sicurezza afferente all’ordine pubblico).

«Questo – afferma l’assessore al Commercio del Comune di Nembro Massimo Pulcini – è un tema molto caro alle amministrazioni comunali e alle associazioni in seguito alla circolare Gabrielli del giugno 2017». La circolare è uno dei provvedimenti emessi dal Ministero dell’Interno dopo i fatti di Torino (giugno 2017), quando in un episodio di panico collettivo riportarono ferite oltre 1500 persone, di cui tre gravi e con un conseguente decesso.

«Abbiamo scelto – continua Pulcini – di concentrarci su questa nuova circolare unendo le forze come Distretto del Commercio (relativo ai Comuni di Nembro, Albino Lombardo, Alzano, Ranica e Pradalunga), insieme alla delegazione dei commercianti. Abbiamo coinvolto gli uffici tecnici e i comandi di polizia locale e abbiamo scelto di organizzare una serata informativa e divulgativa per le associazioni che abbiamo sul territorio per fare comprendere cosa recita la normativa. Non deve passare un messaggio di terrorismo, tuttavia ci sono normative che sono da seguire, ci sono norme prescrittive in materia di sicurezza che vanno a tutelare i partecipanti e gli organizzatori».

«Il rischio zero non esiste – ricorda Giansandro Caldara, comandante di polizia locale ad Alzano Lombardo -. Esistono, già da tempo norme, ma ora è necessario avere una cultura diversa. Non basta metterci la buona volontà come sanno fare tanti volontari, prima di tutto viene la sicurezza e il volontario ha bisogno di essere formato e per questo occorre seguire corsi di formazione».

Ci sono procedure da rispettare. «Basta l’esempio del numero dei partecipati – aggiunge Caldara -. Sopra i 200 è necessario coinvolgere le commissioni sovra locali, mentre sopra i 1300 addirittura quelle provinciali. Forse in passato eravamo troppo in un modo, tuttavia oggi occorre un cambio di mentalità, serve l’opportuna formazione e serve consapevolezza su quello che occorre fare. Ci sono tanti esempi: le normative antincendio, le l’Areu, i piani di emergenza, le modalità di deflusso. Certo sono tante prescrizioni da rispettare che in caso di imprevisti possono essere comunque insufficienti, ma è dovere di chi organizza comunque seguirle». Esistono delle responsabilità.

Ma c’è anche chi, di fronte al giro di vite sugli adempimenti, preferisce alzare bandiera bianca. Anche in Val Seriana stanno saltando le prime feste. Ad esempio, la Notte Rosa di Gazzaniga. L’evento era in programma sabato 23 giugno, ma è stato annullato.

«Noi eravamo già pronti – spiega l’organizzatore Anselmo Cortinovis -. Purtroppo, per le prescrizioni molto restrittive in materia di sicurezza, non ce la siamo sentita di andare avanti. Non riusciamo a fare tutto quello che ci viene richiesto per organizzare una festa del genere. Ad esempio, non si possono più chiudere le strade con le transenne. Bisogna mettere new jersey di cemento o camion. Insomma, gli aspetti da curare sono davvero tanti. Quindi, per evitare sanzioni o denunce, abbiamo preferito non organizzare la manifestazione. Vedremo cosa riusciremo a fare l’anno prossimo. Ma, se le prescrizioni restano queste, sarà molto difficile proporre ancora la festa».

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