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Songavazzo, la Danimarca vince il Palio degli asini “mondiale”

Altro che Francia. A Songavazzo il “mondiale” lo ha vinto la Danimarca. Gli organizzatori del Palio degli asini, quest’anno, si sono fatti ispirare da Russia 2018 e hanno messo in gara otto fantini con le maglie di altrettante nazionali di calcio.

Nell’area del centro sportivo di via Toselli sono quindi scesi Stilli detto Ceres per la Danimarca, Jeff detto Spread per la Germania, Eric detto NoyoKo Mai per il Giappone, Lorenzo detto Psy per la Corea del Sud, Lorenz detto Pedro Ramirez per il Messico, Jordan detto Sputnik per la Russia, Cristian detto Roja per la Spagna e Thomas detto Gennaro per l’Italia. Ebbene sì, c’era pure l’Italia. L’amor di patria ha prevalso sulla dura realtà.

I fantini pronti alla partenza

Ma, come avrete capito, al Palio di Songavazzo la goliardia la fa da padrona e quindi si è trovato il modo di metter fuori ancora una volta la nostra nazionale. Il fantino azzurro, entrato in pista già dotato di museruola, si è fatto subito notare come un tipo piuttosto litigioso, andando pure ad azzannare qualche avversario. La sua indisciplina ha fatto scattare il cartellino rosso. Espulso dall’arbitro, è stato sostituito da Teo detto Aceto, in gara per il Brasile.

Una fase piuttosto concitata

La corsa ha potuto così prendere il via. I fantini, saliti in groppa ai loro asinelli, hanno provato a darsi battaglia. Ma, alla fine, gran battaglia non c’è stata. Fantino e ciuco “danesi” hanno preso il largo in fretta. Qualche avversario ha provato a inseguirli, ma senza troppo successo. Dopo cinque giri di pista, la Danimarca ha coronato il suo sogno mondiale. Tutto asiatico il resto del podio con la Corea del Sud seconda e il Giappone terzo.

Fuor d’ironia, il fantino vincitore si chiama Mattia Danesi, 26 anni, di Songavazzo. Per lui nove partecipazioni e due vittorie al Palio degli asini. «Fa sempre piacere vincere – dice -. Non ce lo si aspetta mai perché tutto dipende dall’asinello e dalla situazione. Quest’anno è andata bene».

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