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Una boccata d’ossigeno per 76 mila bergamaschi

Luglio è il mese della ”quattordicesima”: una boccata d’ossigeno per tre milioni e mezzo di pensionati italiani. A Bergamo, sono circa 76 mila le persone che per età e reddito rientrano nei parametri per l’assegnazione della pensione aggiuntiva. Lo scorso anno sono stati quasi 60 mila.

La somma, fa sapere l’Inps, è stata accreditata lunedì 2 con il rateo di pensione del mese di luglio. Potrà variare tra 336 e 655 euro a seconda del reddito e degli anni di contributi versati. Spetta a tutti coloro che sono in pensione da lavoro dipendente, pubblico e privato, e autonomo che abbiano compiuto 64 anni di età e il cui reddito personale annuo complessivo non superi le due volte il trattamento minimo.

Quest’anno il tetto reddituale per aver diritto alla somma aggiuntiva è di 13.192,92 euro. Non vengono conteggiati quindi né il reddito del coniuge né i beni di proprietà del pensionato, se non costituiscono fonte di ulteriori redditi. La somma viene corrisposta una volta l’anno e viene attribuita d’ufficio senza bisogno di alcuna domanda, anche se è comunque necessaria la dichiarazione dei redditi (con 730 o RED).

«Ci sembrano soluzioni che, pur con il limite delle risorse disponibili, cercano di dare risposte a tutti i pensionati che da anni vedono erodere il proprio potere d’acquisto – dicono alla Fnp Cisl di Bergamo -. Le misure eque sono più complicate, ma aiutano a tenere saldo il tessuto sociale che ancora caratterizza il nostro Paese».

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