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L’appello della Cisl ai comuni: «sul welfare serve più impegno»

Cisl Bergamo

L’analisi del contesto “sociale” sulla popolazione bergamasca da qui al 2035, elaborate dal Dipartimento Welfare della CISL di Bergamo, evidenzia l’aumento dei bisogni e concede poco all’ottimismo, ma serve a caratterizzare la proposta politica del sindacato di via Carnovali, che riprende e rilancia l’idea dell’Alleanza territoriale contro la povertà capace di dare risposte alle esigenze della popolazione in tema sociale.

Nel 2016 (ultimo dato disponibile per i bilanci delle amministrazioni comunali della provincia di Bergamo), la spesa per il sociale dei comuni è stata identica a quella del 2010, cioè 113 milioni di euro. Nel frattempo, però, la popolazione è cresciuta, soprattutto è invecchiata e ha aumentato le proprie necessità. «Di fatto, da anni, i comuni non hanno integrato le risorse a disposizione del sociale. Minori trasferimenti da parte dello Stato, l’impossibilità di alzare ulteriormente un carico fiscale locale già significativo, fondi sociali regionali e nazionali sempre in forse e il più delle volte già indirizzati sono le cause di una situazione che non potrà che peggiorare se non si interviene con misure azzeccate»: dice Mario Gatti, segretario provinciale della CISL. «Serve un deciso incremento delle risorse se davvero si vogliono predisporre interventi concreti, che aiutino le famiglie in questa delicata fase di uscita dalla crisi. Bisogna fare di più».

E la CISL di Bergamo ritiene che, per quanto riguarda il proprio “core business”, si debba finalmente arrivare a una svolta epocale: «pensiamo a un Patto Solidale Territoriale , un’alleanza tra tutti coloro, istituzioni e corpi intermedi, che restituisca innanzitutto dignità a lavoro e lavoratori, stabilendo limiti sotto i quali non sia possibile andare nella corresponsione degli stipendi e che individui regole e diritti inalienabili. Poi, il secondo livello contrattuale “generale” potrà anche destinare risorse al welfare individuale e territoriale».

È una chiamata “al lavoro” anche per le organizzazioni datoriali (pungolati sul lato della loro responsabilità sociale), per le Amministrazioni Locali già in prima fila e ai “colleghi” confederali, per dare vita a un laboratorio di idee che integri le azioni già in atto sul territorio attraverso gli ambiti per regolamentare e agire una filiera utile per dare respiro e sostanza a azioni di sussidiarietà in campo sociale, ma anche opportunità nuove per il lavoro, vero elemento di dignità umana.

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Categorie: Notizie
Tag: Cisl Bergamo, Sociale

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