Sono iniziati da alcuni giorni i lavori per la messa in sicurezza del Coren Presì, sopra Novazza di Valgoglio. Lo sperone di roccia, circa 500 metri cubi, negli ultimi anni si è allontanato dal masso vicino. L’intervento in corso servirà a stabilizzarlo.
L’Amministrazione comunale di Valgoglio, guidata dal sindaco Eli Pedretti, ha ottenuto dalla Regione un contributo da 100 mila euro. Inizialmente, l’intenzione era di intervenire con delle microcariche per sgretolare la roccia. Per ragioni di sicurezza, ma anche per conservare il profilo della montagna, le modalità d’intervento sono cambiate.
«Lo sperone di roccia sarà stabilizzato attraverso l’inserimento di tiranti, in parte ancorati al masso vicino e in parte alla montagna. Questi tiranti saranno poi chiusi con una rete – spiega il tecnico comunale Paolo Titta -. Si tratta di lavori complessi, perché svolti a 1600 metri di quota, in una zona non servita da una strada. Per trasportare il materiale viene utilizzato un elicottero, mentre l’impresa ha trovato un alloggio per gli operai nelle vicinanze, in modo da non perdere tempo negli spostamenti e accelerare così le operazioni».
L’intervento dovrebbe concludersi a fine ottobre. La messa in sicurezza si è resa necessaria perché la roccia minacciava di staccarsi e piombare a valle. Una situazione potenzialmente pericolosa per la strada che conduce alla miniera di uranio e a Bani di Ardesio, ma anche per l’abitato di Novazza.
I lavori al Coren del Presì sono uno dei sei interventi che il Comune ha messo in programma per questa fine anno. «Saranno quattro mesi intensi per la nostra Amministrazione – sottolinea il sindaco -. Porteremo a termine opere per oltre 450 mila euro». Si è conclusa da poco la riqualificazione del cortile alla scuola primaria (45 mila euro). In corso, invece, il rifacimento dell’illuminazione pubblica (170 mila euro). Partiranno a breve le asfaltature nella frazione Novazza (52 mila euro) e più tardi a Colarete, Valgoglio e Selvadagnone (88 mila euro). Infine, a ottobre, il via al cantiere per la messa in sicurezza del torrente Re (25 mila euro).