Notizie

Alta Val Seriana, le donne sindaco si raccontano

Sono donne e fanno il sindaco (o la sindaca, come usa dire oggi) in paesi a poca distanza l’uno dall’altro. Ieri si si sono trovate tutte e quattro intorno al tavolo per parlare della Costituzione e del ruolo della donne in politica.

L’idea è stata dell’Anteas (Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà) che ancora una volta ha portato i suoi corsi in alta Val Seriana, quest’anno a Gandellino. La lezione di ieri era dedicata a “Le donne e la Costituzione: 70 anni dopo”. Sono state chiamate a confrontarsi Flora Fiorina (sindaca di Gandellino), Sara Riva (sindaca di Gromo), Sonia Simoncelli (sindaca di Valbondione) e Angela Bellini (sindaca di Villa d’Ogna). In pratica, le prime cittadine a capo di quattro dei sette Comuni che collaborano all’iniziativa.

Introdotto e moderato da Mario Fiorendi, responsabile dei corsi Anteas in provincia di Bergamo, l’incontro ha visto le quattro sindache parlare della loro esperienza in amministrazione, anche alla luce della Costituzione. Proprio citando l’articolo 3 (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”) Flora Fiorina ha lanciato una provocazione: «Mi sento profondamente offesa se c’è bisogno di inserire le “quote rosa” per far sì che io venga eletta. Allora vuol dire che io sono qualcosa di diverso, che vengo discriminata».

Sara Riva ha insistito sulla sua esperienza personale: «La mia candidatura a sindaco deriva da un percorso. Ho iniziato molto giovane a collaborare con l’amministrazione, sono poi stata eletta in Consiglio comunale e nominata assessore, prima di diventare prima cittadina. È soprattutto una questione di passione. Fare politica, fare amministrazione, credo sia una delle forme più virtuose per dedicarsi agli altri».

Sonia Simoncelli ha ricordato i suoi primi passi in amministrazione in un comune di 20 mila abitanti della provincia di Verona, dove abitava prima di trasferirsi in alta Val Seriana. È stata anche vicesindaco e assessora alle Politiche sociali. «Nel loro impegno in amministrazione le donne vengono coinvolte emotivamente più a fondo, soprattutto quando si occupano di problematiche sociali», ha detto. La prima cittadina di Valbondione ha poi sottolineato: «Essere donna e sindaco non la vedo come una difficoltà. Certo, nel mio caso, è impegnativo avere un figlio che ancora ha bisogno della mamma. Ma abbiamo trovato delle forme di condivisione del tempo».

Infine, Angela Bellini ha fatto riferimento alle radici della Costituzione: «Sono figlia di un partigiano della Brigata Camozzi. Mio padre mi ha regalato con la sua lotta la libertà di votare come donna. E anche la possibilità di fare il sindaco». Da qui il rammarico per il sempre più forte astensionismo che si registra alle elezioni: «Dobbiamo probabilmente impegnarci di più a parlare di Costituzione ai nostri bambini e soprattutto essere di esempio ai nostri ragazzi mettendo in pratica il nostro diritto e il nostro dovere al voto. È solo andando a votare che possiamo cambiare le cose».

Il servizio di Antenna2:

Condividi su:

Continua a leggere

Borse di studio a Vilminore, ultimi giorni per il bando
Ardesio, le foto di una volta in un libro