Da sabato 6 ottobre la chiesa di Cerete Alto, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, è stata riaperta al pubblico dopo 8 mesi di chiusura.
Nei mesi scorsi il luogo di preghiera era stato interdetto per motivi di sicurezza: da un po’ di tempo gli stucchi della volta erano soggetti a cedimenti.
«Già lo scorso anno – spiega il parroco don Sergio Alcaini – abbiamo effettuato alcuni distacchi dei pezzi più pericolanti, operazione con cui abbiamo preso atto dello stato effettivo delle volte e per cui abbiamo speso circa 11.000 euro. Si è quindi deciso, in attesa di un intervento definitivo, e stimiamo costoso, di stendere reti a protezione dei fedeli, per cui è stato necessario un investimento di 17.000 euro».
Le reti che proteggono i fedeli sono due, una consente di assorbire pesi più consistenti, l’altra è invece in grado di fermare anche frammenti più piccoli.
«Vogliamo progettare un intervento di restauro decisivo – continua il sacerdote – l’ultimo è del 1889. Il prossimo anno saranno 130 anni che la chiesa non viene toccata, anche se nel 1946 è stata realizzata la doratura degli stucchi».