L’ipotesi di realizzazione della “strada di penetrazione da est”, continua a suscitare dibattiti tra le istituzioni locali, con il Comune di Pedrengo che esprime forti preoccupazioni sull’impatto ambientale che causerebbe. L’infrastruttura, che dovrebbe partire da Pedrengo, attraversare Gorle per poi arrivare nella città di Bergamo, è stata pensata come una soluzione per raggiungere il capoluogo e per risolvere il problema del traffico crescente nell’area.
Simona D’Alba, Sindaca di Pedrengo, ha spiegato: «Il progetto di realizzazione della strada di penetrazione da est per collegare il capoluogo attraverso i comuni di Pedrengo e Gorle inizialmente includeva un tratto che avrebbe collegato Pedrengo alla zona di Torre de’ Roveri, ma questa idea è stata esclusa nell’ultimo documento del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). Oggi, però, il progetto, che risale agli anni ’80, risulta superato. Inoltre, c’è un problema cruciale, ossia quello del devasto del territorio, in particolare per Pedrengo, che potrebbe subire un impatto significativo».
L’infrastruttura, che nel progetto originario prevedeva quattro corsie, è stata ridotta a due corsie nel piano attuale. La strada dovrebbe partire da viale Kennedy, una via provinciale già fortemente trafficata, a Pedrengo e proseguire con un ponte sul fiume Serio per raggiungere il territorio di Gorle, continuando fino a Bergamo. Tuttavia, è un’opera impattante, che dividerebbe la campagna di Pedrengo e altererebbe l’ecosistema locale. «Stiamo parlando di una zona vocata all’agricoltura, con cascine e attività agricole, che verrebbero compromesse dalla costruzione di questa strada. L’area sarebbe infatti divisa in due parti», ha sottolineato D’Alba.
Il Comune di Pedrengo ha messo per iscritto le criticità nella realizzazione di questa infrastruttura, sottolineando l’impatto ambientale e il fatto che la strada non risponda più alle esigenze odierne. «Non ci sono dati oggettivi che dimostrino che questa strada risolverebbe il problema del traffico nell’hinterland. Il rischio è quello di fare un investimento di oltre 80 milioni di euro per un progetto ormai obsoleto», ha aggiunto la Sindaca. La proposta del Comune di Pedrengo, invece, è quella di effettuare un’analisi approfondita sulla viabilità attuale e di adottare soluzioni a breve termine, che potrebbero alleviare i problemi senza dover attendere anni per la realizzazione della strada. Una delle soluzioni suggerite riguarda la realizzazione di una bretella, con la costruzione di un ponte che attraverserebbe il fiume Serio, consentendo una nuova connessione tra Pedrengo e Gorle. «Ad oggi non è più possibile far arrivare la strada nel punto previsto dal progetto originario, ossia al Rondò delle Valli, perché con la realizzazione del nuovo comparto e con la connessione al “Chorus Life” questa possibilità non è più praticabile».