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Maltempo, ad Ardesio 300 mila euro di danni

Sono ingenti i danni causati dal maltempo della scorsa settimana ad Ardesio. Il forte vento del 29 ottobre ha devastato i boschi nella zona della Valcanale e della frazione Cerete, costringendo il Comune a chiudere le strade. Ci sono stati dissesti nella zona di Marinoni con sassi che sono rotolati a valle. La stima dei costi supera di gran lunga le prime valutazioni.

Nel frattempo, si continua a lavorare per riportare la situazione alla normalità almeno sulle strade. Purtroppo, però, la pioggia di questi giorni frena gli interventi. «Con questo tempo l’opera di disgaggio dei massi pericolanti per lo schianto delle piante non è consigliata – sottolinea il sindaco Yvan Caccia -. Ma nella giornata di domani (giovedì 8 novembre), sperando in qualche momento senza pioggia, dovremmo riuscire a sistemare gli ultimi due massi in località Piosa di Marinoni. In questo modo da venerdì potremo riaprire la strada per Valcanale».

In questi giorni il collegamento è assicurato dalla Bani-Novazza. Un tragitto alternativo che ieri ha consentito di far riprendere l’attività della scuola materna di Valcanale, interrotta la scorsa settimana proprio per i disagi alla viabilità. Problemi che sembrano avere i giorni contati: le strade saranno riaperte senza fasce orarie, a differenza di quanto ipotizzato nei giorni scorsi. Ci saranno solo interruzioni regolate da semafori o movieri per consentire nuovi lavori.

«Da venerdì in avanti una ditta specializzata procederà a tagliare una fascia di sei metri a ridosso delle strade per Valcanale e Cerete – spiega il sindaco -. Questo tipo di intervento consentirà di avere più sicurezza in futuro, perché purtroppo abbiamo spesso rami o alberi interi che cadono. Gli stessi lavori verranno poi effettuati sulle altre strade con problematiche simili: saranno anch’esse pulite nel limite del consentito».

Intanto, a più di una settimana dall’emergenza, è possibile tracciare anche un bilancio più preciso dei danni. «Nell’immediato i costi erano stati valutati in circa 65 mila euro – prosegue Caccia -. In realtà, oggi la stima è superiore ai 300 mila euro, soprattutto al patrimonio boschivo. Il territorio interessato, infatti, è quasi interamente di proprietà del Comune. La superficie coinvolta dagli schianti è di circa 40 ettari. I metri cubi di legname li potremo invece calcolare al termine di tutti i lavori».

L’amministrazione sta già facendo i conti per affrontare le spese. «Abbiamo preparato una variazione di bilancio grazie a un contributo di 20 mila euro della Regione attraverso l’ufficio territoriale di Bergamo. Vanno poi aggiunti altri 5 mila euro di risorse del Comune – spiega ancora il primo cittadino di Ardesio -. Il Consorzio forestale di cui siamo soci sta mettendo altre risorse e una parte dei danni dovrebbe poi essere recuperata, seppur in minima parte, attraverso la vendita del legname». Per il resto servirà ancora la Regione, che ha chiesto al governo lo stato di emergenza.

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