A renderlo speciale è la cornice: una grotta naturale. Ma c’è anche la passione di un gruppo di volontari che dagli anni Ottanta si dà da fare per mantenere la tradizione e offrire ogni volta uno spettacolo suggestivo ai tanti visitatori.
Il presepe di Comenduno è senza dubbio uno dei più conosciuti e apprezzati dell’intera Val Seriana, se non della Bergamasca. La Natività, le statuine, le case, le luci formano un tutt’uno con la roccia di via Sottocorna.
I volontari sono bravissimi a sfruttare ogni anfratto, ogni angolo. Le cavità vengono riempite con rappresentazioni in movimento degli antichi mestieri. In alto, quasi aggrappati, spiccano piccoli borghi. Nulla è lasciato al caso.
«Da 36 anni portiamo avanti questa tradizione – spiega Aldo Noris, che guida il gruppo di volontari -. Tutto è cominciato con una Natività e poche statuine nella grotta principale. Poi, con il passare degli anni, abbiamo acquistato una Natività più grande, che viene da Lucca, e il presepe è stato ampliato, fino a diventare come lo si vede oggi».
Il lavoro di preparazione è lungo. Già a settembre si comincia a predisporre un progetto. Verso dicembre inizia l’allestimento vero e proprio, che cambia ogni anno. «Le statuine sono state quasi tutte realizzate da noi in terracotta, anche casette e movimenti sono roba nostra – prosegue Noris -. Il lavoro è tanto, considerando che siamo tutti volontari. Ci spinge ad andare avanti la passione, oltre ai tanti visitatori che ogni anno vengono a vedere il nostro presepe. Quando si vede che c’è movimento, simpatia, viene spontaneo impegnarsi».
Il presepe di Comenduno si trova all’ingresso del paese, a poca distanza dal semaforo sulla provinciale. Luci e meccanismi vengono accesi intorno alle 15,30 e restano in funzione fino alle 22. Resterà allestito fino al 6 gennaio (il consiglio è di visitarlo con il buio).