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Fiumenero, viaggio nel tempo con il presepe vivente

Il passato sta per riprendere vita, tra le case di Fiumenero. Con il presepe vivente tornano gli antichi mestieri e le tradizioni di una volta. L’iniziativa, alla dodicesima edizione, quest’anno si dispiegherà in tre appuntamenti.

Gli organizzatori sono al lavoro da più di un mese per allestire il percorso, che ancora una volta cambierà. «Cerchiamo sempre di portare novità, in modo che i visitatori possano avere qualcosa di diverso da scoprire – spiega Umberto Gaiti -. Quest’anno, ad esempio, avremo gli sciatori e anche una caserma». Più di 30 i quadri che verranno messi in scena nelle case antiche del borgo di Valbondione: dalla miniera all’ombrellaio, dalla cereria al fruttivendolo, fino alla crocerossina. E, naturalmente, la Natività.

La rappresentazione vede coinvolto praticamente tutto il paese. «Il presepe vivente è anche un’occasione di aggregazione – prosegue Gaiti -. Al giorno d’oggi, le possibilità di incontrarsi, anche per chi abita vicino, sono sempre meno. Questa iniziativa, invece, porta ad incontrarsi e a condividere momenti insieme». Saranno più di 150 le comparse impegnate lungo il percorso. «Non abbiamo un numero preciso, perché ogni anno c’è sempre qualcuno che si aggrega all’ultimo momento. Nel 2017, ad esempio, siamo arrivati a 180».

Il presepe vivente verrà messo in scena sabato 29 dicembre dalle 20,30 alle 23, domenica 30 dicembre dalle 14,30 alle 18 e venerdì 4 gennaio dalle 20 alle 22,30. Sarà disponibile un servizio bus navetta da e per Lizzola, Valbondione e località Mola (dove verrà allestito un parcheggio).

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