Sono sempre di più gli sport che si possono praticare in Val Seriana. Ora arriva anche il dry canyoning: discesa di strette gole percorse da piccoli corsi d’acqua fatta “all’asciutto”, nei letti dei torrenti in secca, che unisce le tecniche dell’arrampicata e della speleologia.
Si tratta di una disciplina che permette scoprire gli ambienti più selvaggi e incontaminati delle vallate bergamasche, fra gole scavate nella roccia, pendii scoscesi, scivoli e stretti corridoi in un continuo susseguirsi di calate su corda e arrampicate verso il basso, chiamate «disarrampicate» in termine tecnico. Il mondo che si scopre con l’esperienza del dry canyoning è il frutto del millenario lavoro dell’acqua in un ambiente selvaggio. La conformazione delle rocce permette ai canyon di rimanere riparati dalle intemperie e di restare quindi praticabili facilmente.
Grazie alla passione per la montagna delle guide alpine Alberto Albertini e Ruggero Andreoli, nello scenario della Val Borlezza, sotto l’altopiano di Bossico e in prossimità dei comuni di Cerete e Songavazzo, è stato creato un percorso facilmente accessibile, con ganci, rinvii e scalette che permette di scoprire da un “osservatorio“ unico la vallata. Si possono seguire quattro sentieri di diversa difficoltà per offrire l’esperienza del dry canyoning a tutti: dai bambini ai poco esperti, ma curiosi frequentatori di montagna, fino ai più allenati escursionisti.
Dopo un breve tratto di avvicinamento in un sentiero del bosco, si arriva al punto della prima calata e da qui parte la vera e propria uscita che dura circa due ore. PromoSerio, in collaborazione con le guide alpine Alberto Albertini e Ruggero Andreoli, organizza uscite di dry canyoning al costo di 60 euro a persona. La quota comprende accompagnamento da parte di guida, assicurazione Rct e noleggio dell’attrezzatura.