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A Bienno c’è Rocco, il gufo panoramico gigante

Conosciuto nelle fiabe come il “saggio del bosco” e il grande dispensatore di consigli, da questo sabato 23 marzo, anche il bosco del Cerreto di Bienno, come ogni bosco incantato che si rispetti, avrà il suo ospite d’onore: Rocco, il gufo panoramico gigante.

Situato sulla cima del Cerreto, domina il bosco sottostante, ricoprendone quasi anche il ruolo di custode e, insieme ad altre creature fatate, renderà ancora più magico il “bosco di Quercus”. «Rocco, il gufo, nasce all’interno del progetto del percorso tematico che si sta realizzando nel Bosco del Cerreto (bosco di Quercus) e che sarà inaugurato il 7 aprile. L’obiettivo è di far vivere alle persone una favola con differenti personaggi, una forma di interpretazione magica della vita nel bosco», afferma la presidente del “Borgo Artisti di Bienno”, Daniela Gambolò.

“Silix” la talpa cinghiale e “Primula” sono alcune delle creature incantate che si scopriranno prossimamente tra gli intrecci dei sentieri del bosco di Quercus.

Con un’altezza di 3 metri e mezzo, una profondità di 2 metri e mezzo e la seduta di 2 metri e cinquanta, Rocco, mettendosi tra le sue due sopracciglia, permette di vedere un panorama da togliere il fiato: tutta la media Valle Camonica ad accezione del Lago d’Iseo, le cui acque vengono nascoste da un piccolo versante della montagna. «La struttura portante interna del gufo è stata fatta in ferro dal fabbro Paolo Bettoni, per garantire sicurezza, perché nella schiena del gufo c’è una scaletta alla marinara che permette di accedere alla visione del paesaggio su cui Rocco si affaccia – continua Daniela Gambolò -. Per il rivestimento esterno hanno collaborato Nicolas Vavassori, Alberto Dalla Valle e Gianni Bertoli, ricoprendolo in legno di larice e pino».

Un progetto nato in seguito alla richiesta di riqualificazione di quest’area. «Inizialmente si doveva realizzare solo una seduta panoramica, come quelle già presenti in altre aree della Valle Camonica. Il sindaco di Bienno, Massimo Maugeri, pensando però a Bienno come il “Borgo degli Artisti”, ha chiesto di dare più creatività a questa seduta e da lì è nato Rocco», racconta l’ideatrice e progettista.

Rocco, un nome non del tutto casuale. «Rocco perché sorge su una roccia. Una roccia calcarea che costituisce molto la conformazione del bosco del Cerreto. Nel dialetto invece richiama il “Roccolo”, ovvero il cucuzzolo o il capanno da caccia». aggiunge Daniela Gambolò.

Il percorso, che dalla Chiesa di San Pietro in Vincoli arriva fino al culmine del bosco con Rocco attualmente è in fase di ultimazione sarà reso accessibile con il prossimo appuntamento di domenica 7 aprile. «Il tragitto che si dovrà effettuare temporaneamente per vedere il gufo gigante è più breve, la via da percorrere è quella presente risalendo la zona delle vecchie cave», spiega Daniela Gambolò.

Un ottimo esempio di come l’ingegno umano, la natura e l’arte, incontrandosi, possano dare vita a dei capolavori artistici unici nel loro genere.

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